Riconosciuti dalla vittima sette giorni dopo l'aggressione
tre extracomunitari che vivono in una baracca a Villa Borghese
Roma, 16enne stuprata
fa arrestare i violentatori
Ai genitori la ragazza non aveva detto nulla
ma poi ha trovato il coraggio di denunciare i tre
ROMA - Stuprata a Villa Borghese. E' accaduto a una ragazza di 16 anni: l'hanno trascinata dietro un cespuglio, e con un coltello alla gola l'hanno costretta a tacere mentre le strappavano via i jeans. E lei ha taciuto ma ieri è ritornata a Villa Borghese e ha riconosciuto i suoi violentatori. Stavolta non è stata zitta: ha telefonato alla Polizia e sono finiti in manette un marocchino di 35 anni e due tunisini di 21 e 26 anni che vivono in una baracca all'interno del parco. Più volte il questore ha ordinato loro di lasciare l'Italia ma hanno sempre fatto finta di niente e ormai sono a Roma da qualche anno.
Giurano che non sono stati loro a violentare la ragazza. Il medico che l'ha visitata, nonostante siano passati sette giorni dalla violenza, ha ammesso che sul corpo dalla vittima "ci sono diversi lividi sparsi su tutto il corpo, soprattutto vicino alle parti intime".
La vittima non aveva raccontato niente a casa: quella sera ai genitori e al fratello aveva raccontato di aver avuto un litigio con un'altra ragazza. A Villa Borghese, da quando ha abbandonato la terza media, trascorrere buone parte dei suoi pomeriggi. Anche dieci giorni fa era nel parco e quei tre che conosceva di vista, l'hanno trascinata in una zona appartata e l'hanno violentata a turno.
"Ci ha telefonato da Villa Borghese - dicono in Questura - e abbiamo mandato due poliziotti in moto, quelli che noi chiamiamo i falchi. Insieme a lei hanno girato per i viali finché hanno rivisto i tre extracomunitari. Li abbiamo fermati e portati davanti al magistrato". Il giudice per le indagini preliminari ha convalidato il fermo. Tutti e tre sono accusati di violenza sessuale di gruppo: rischiano da sei a dodici anni di reclusione.
(22 maggio 2006)
corriere.it