Ma quale sarebbe la canzone di Gaber contro l'immigrazione?
Ma quale sarebbe la canzone di Gaber contro l'immigrazione?
INSERITI A FUROR DI POPOLO!Originariamente Scritto da schwarzewolf
D'accordo sui Rammstein, ma voglio anche i Manowar. Loro sono proprio dichiarati.
Avanti Manowar.Originariamente Scritto da Cangrande
Trascrivo un articolo di Maurizio Cabona, intitolato : "
Perdenti di successo ", che ho ritrovato su un numero de "
Il Bargello " risalente all'ormai lontano 1998.
Raimondo Vianello lo ha detto chiaro : " Io non rinnego
niente ". Riaprire la questione del servizio militare
prestato, oltre mezzo secolo fa, nella Repubblica Sociale,
poteva costargli caro alla vigilia del Festival di Sanremo
che deve presentare.
Eppure Vianello ha scelto la dignità, non l'opportunità.
Sarebbe bello se a Sanremo ' 98 ci fossero con lui anche
l'ex iscritto al M.S.I. di Milano ( 1956) Adriano
Celentano ; l'ex frequentatore della Giovane Italia a
Bologna nei primi anni ' 60 Lucio Dalla ; il presunto
finanziatore del Soccorso Tricolore de " Il Borghese " dei
primi anni ' 70, Lucio Battisti con Mogol, alias Giulio
Rapetti, che per i testi di qualche sua canzone ha preso
in prestito parole di Robert Brasillach...
Lasciamoli cantare, e dimenticare, come si è dimenticato
che, nel 1958, Johny Halliday attaccava a Parigi manifesti
per il gruppo di " Jeune Nation ". Restiamo agli attori,
come il tenente della Legione Tagliamento Giorgio
Albertazzi, fucilatore di disertori, uno che oggi fa il
radicale, ma che, come Vianello, ha detto quello che
Walter Chiari ( X M.A.S. )e
Ugo Tognazzi ( Brigata Nera Cremona ) avevano dovuto
tacere.
Anche Enrico Maria Salerno, ex della Guardia Nazionale
Repubblicana ( G.N.R. ), che era stato trattenuto per
quasi due anni in un campo di concentramento dopo la fine
della guerra ( non si lasciava " defascistizzare " ) aveva
dovuto tacere e mimetizzarsi : in un film di Florestano
Vancini, " Le stagioni del nostro amore " ( 1966 )
recitava da antifascista e prendeva addirittura a male
parole un lettore de " Il Borghese ". E il regista Marco
Ferreri, reduce anche lui dalla G.N.R., era diventato un
idolo della sinistra intellettuale, anche se negli anni '
50 era andato a girare i suoi film migliori, " El pisito "
e " El cochecito " nella Spagna di Franco.
Aveva dovuto tacere anche Marcello Mastroianni, l'attore
italiano più noto al mondo, ma-prima-militare a Dobbiaco
all'Istituto geografico militare della R.S.I. e poi
passato con i Tedeschi nelle file dell'Organizzazione "
Todt ". Quando Mastroianni morì, sul Corriere della Sera
Ernesto Galli Della Loggia rimproverò al Polo l'assenza ai
suoi funerali, perchè anche un attore può incarnare
l'Italia. Il professore non immaginava quanto fosse vicino
al vero, sia pure per ragioni diverse da quelle che lui
sosteneva.
Hugo Pratt non aveva dovuto tacere fino all'ultimo, ma
quasi. Non si era mai vergognato di essser passato
attraverso la X M.A.S. e la polizia tedesca dello S.D.
Solo che, dopo, aveva confuso le piste alla maniera del
suo Corto Maltese, che si definisce un " gentiluomo di
ventura ", cioè un pirata, un rinnegato, ma è stato lo
stesso adottato come un'icona dalla sinistra
intellettuale. Che è rimasta molto delusa quando " Il
Giornale " ha pubblicato una dedica di Pratt a un suo
editore francese. Con la sua calligrafia inconfondibile
scriveva : " De votre fasciste Hugo Pratt ". Non era del
1944, ma del 1988.
Oggi i tempi sono cambiati e l'ex paracadutista della
G.N.R. Dario Fo ha vinto il Nobel che, più di lui,
avrebbero meritato altri aderenti alla Repubblica di
MUSSOLINI, come Filippo Tommaso Marinetti o Ezra Pound. E
il regista Piero Vivarelli, oggi comunista come Fo,può
ammettere di essere stato anche lui nella X M.A.S. e non
solo di aver diretto un film come " Il dio serpente " (
1970 ), memorabile solo per l'altra faccia di Nadia
Cassini. I fascisti dell'altro ieri, diventati gli
antifascisti di ieri, oggi si manifestano. La gente chic
direbbe che " fanno outing " , come gli omosessuali. Nel
mondo del pensiero unico, essere fascista equivale oramai
a essere in qualche modo dei " diversi ".
Ma Renzo Montagnani se ne infischiava, lui che era in
buoni rapporti con l'ex ministro missino Altiero Matteoli.
Ma non tutti hanno deciso di reindossare simbolicamente la
camicia nera prima di morire. Alcuni non se la sono mai
levata, come l'ex cronista radiofonico di " Tutto il
calcio minuto per minuto ", Enrico Ameri. Il giornalista
sportivo e paracadutista Gianni Brera,che aveva cominciato
la propria carriera al " Popolo d'Italia ", ricordava
volentieri il suo passato di partigiano in Val d'Ossola.
Ricordava meno volentieri, ma non smentiva, che l'anno
prima aveva fatto tranquillamente il suo mestiere nella
R.S.I. E i suoi articoli e i suoi libri sono intrisi di
una saggezza volkisch molto più spinta di quella leghista.
Di altri personaggi famosi il passato compromettente è
stato dimenticato, come nel caso di Paolo Carlini, star
dei primi romanzi sceneggiati in tv negli anni ' 50 ; di
Paolo Ferrari, l'Archie Goodwin accanto al Nero Wolfe di
Tino Buazzelli nella tv degli anni ' 70 ; dell'idolo della
tv dei ragazzi di allora, Febo Conti ( Chissà chi lo sa ?
). Quanto a Doris Duranti, è stata considerata una "
sventurata ", più che una fascista, per il suo rapporto
con Alessandro Pavolini, segretario del Partito Fascista
Repubblicano. Lei lo ricorda così : " Ho avuto molti
uomini, ho amato solo lui ! ". Non si ha bisogno di molte
parole quando si hanno le idee chiare.
La morte invece non ha diviso altri due attori, Osvaldo
Valenti e Luisa Ferida : insieme vissero intensamente,
insieme vennero fucilati a Milano. Nuto Navarrini e Vera
Roll, grandi nomi del teatro di rivista, furono più
fortunati : nel 1945 lui finì in prigione, lei venne
rapata a zero come " collaborazionista ". Si espose meno (
e quindi se la cavò meglio ) Gilberto Govi, che dal
palcoscenico del Teatro Universale di Genova - nel cui
atrio era esposto il motore di una fortezza volante
abbattuta dalla contraerea - esortava i giovani ad
arruolarsi nella X M.A.S.
Anche Eduardo De Filippo, che sarebbe diventato un idolo
del progressismo, nel 1943-44 lavorava per il fronte
interno della R.S.I., con suo fratello Peppino ( che
ancora nel 1972, però, non avrebbe nascosto le proprie
simpatie per il M.S.I. ) Se la guerra fosse finita
diversamente,l'opera teatrale " Filumena Marturano "
magari sarebbe stata presentata da Eduardo come la storia
di un'eroina della campagna demografica finita vittima di
un borghese opportunista ; quanto al film che ne sarebbe
stato tratto, avrebbe avuto come protagonista sempre
Marcello Mastroianni, come è accaduto per
" Matrimonio all'italiana " di Vittorio De Sica...
Proprio De Sica, affermatosi come attore e regista sotto
il fascismo, nel dopoguerra costituì un sodalizio
artistico d'intonazione populista con l'ex fascista Cesare
Zavattini
( Miracolo a Milano, Umberto D. ). Ma nei primi anni '
60 si sarebbe candidato alle elezioni nel suo paesino
natale, nelle liste dei monarchici. Secondo le malelingue,
invece, dal paesello sarebbe dovuta fuggire nel 1944 una
quindicenne che aveva tenuto alto, molto alto il morale di
un reparto della Wehrmacht : esule a Roma, Gina
Lollobrigida avrebbe intrapreso così la carriera
cinematografica.
Un altro tipo di bellezza, più nordico e altero, era
quello di Alida Valli. Nata Alida Maria Altenburger, a
Pola nel 1921, figlia di un barone di origine austriaca
amico del prefetto Ettore Tolomei, l'italianizzatore dei
nomi delle località dell'Alto Adige, poi fatto senatore da
MUSSOLINI. Lanciata da Alessandro Blasetti e da Mario
Soldati, che era geloso del flirt che Alida aveva con
l'assistente alla regia Dino Risi, la Valli sarebbe stata
poi sospettata di avere una tresca perfino con il DUCE.
Anche per questo, nel 1954, la Mostra del Cinema di
Venezia le negò il premio per il film " Senso " di Luchino
Visconti.
Nel 1997 la Mostra ha cercato di farsi perdonare,
conferendole il Leone d'Oro alla carriera. La Valli lo ha
accettato, ma ha mormorato : " Potevano pensarci prima..."
quella canzone è una VERGOGNA che non mi rappresenta affatto !!!Originariamente Scritto da DaBak
è vero i MANOWAR sono l'antitesi del Fascismo e poi sono italianissimi !!!Originariamente Scritto da DaBak
Per favore levate la Hunzicker dalla lista; sta interpretando, lo ho sentito proprio prima in tv, un Cabaret antifascista! chi ve la ha data la notizia della svizzera filofascista?
E' irrilevante. Hail and Kill è la canzone più incredibilmente antisemita della storia della musica.Originariamente Scritto da ETTORE MUTI
A proposito, se vogliamo mettere anche i Lynard Skynard visto che "Sweet Home Alabama" è l'unica canzone razzista che abbia fatto successo...
ed i FUGAZI ?