Originariamente Scritto da
Gianlu
mi è stato chiesto di fare un discorso conclusivo alla festa de l'unità del mio paesino, ovviamente prima parlerò io poi il segretario dell'unione comunale e poi probabilmente visco oppure Ventura....
siccome è il mio primo discorso ho un pò di paura e vorrei il vostro parere su quello che ho scritto, ve lo incollo e datemi consigli.. GRAZIE
Compagne, compagni e gentili visitatori della festa
Nessuno di noi si sarebbe mai aspettato una partecipazione così elevata a questa Festa de L’Unità; centinaia di persone ogni giorno per sette giorni hanno affollato tutte le sale che sono state allestite per l’occasione. Avevamo preso un impegno, iniziato con la riapertura della sezione inaugurata da Vannino Chiti che è poi proseguita appunto con la festa.
La Festa de L’Unità, una tradizione che abbiamo orgogliosamente ereditato dal Partito Comunista Italiano e una tradizione che indipendentemente da quale sarà il futuro dei Democratici di Sinistra, noi tutti ci prendiamo la responsabilità e l’impegno di portare avanti nel tempo.
Vi voglio ricordare una data, 10 aprile 2006, data della seconda nostra liberazione, data che ha visto la sconfitta delle destre e di berlusconi e che ha visto finalmente per la prima volta nella storia della Repubblica tutte le forze della sinistra al governo. Essere al governo di un paese come l’Italia implica a volte di fare delle scelte impopolari, difficili come la legge sull’indulto; come sapere la situazione nelle carceri era diventata insostenibile ma non da ora, è da anni forse da decenni che è così, ma siamo stati NOI gli unici ad avere il coraggio di affrontare questa difficile situazione.
Avere coraggio dunque, coraggio che il governo ha dimostrato anche sul decreto bersani-visco sulle liberalizzazioni ed è iniziata la ripresa economica. La crescita del Pil sta avanzando verso quella della media europea, questo cosa vuol dire?? Che c’è fiducia, fiducia nel Presidente del Consiglio Romano Prodi e in tutti i suoi ministri a cui abbiamo affidato un compito importante, quello di ricostruire un paese distrutto e stravolto da 5 anni di populismo e qualunquismo berlusconiano e di riportare l’Italia a quel prestigio Internazionale che gli spetta e che piano piano sta riconquistando grazie anche al lavoro in prima linea del Ministro degli Esteri il Compagno Massimo D’Alema in Medio oriente e dello stesso Prodi nel suo viaggio recente in Cina.
A breve ci sarà la finanziaria e tutti noi ci aspettiamo scelte ancora più coraggiose e speriamo che il governo di centro sinistra dell’Unione possa segnare una svolta totale positiva nel futuro del paese.
Non solo per quanto riguarda il governo, bisogna aver coraggio anche per quel che riguarda il futuro del partito; quelle che sono le prospettive future, il Partito Democratico ovvero un grande partito capace di raccogliere oltre 1/3 dei voti, un partito che non deve essere una fusione a freddo con la Margherita ma che deve essere aperto a tutti i partiti e associazioni laiche socialiste e riformiste del paese. Un partito che in Europa si riconosce in pieno nell’unico e più importante schieramento riformista esistente ovvero quello socialista il PSE.
Passo brevemente ai ringraziamenti. Prima di tutto volevo ringraziare il tempo che ci ha sorriso per tutta la durata della festa, anche se comunque si sapeva siamo noi al governo e siamo noi a fare il bello o il cattivo tempo…..è doveroso ringraziare gli amici e i compagni della Casa del Popolo che ci hanno permesso di realizzare la festa nei locali del circolo, i compagni volontari dei vari turni della pizzeria che per una settimana intera hanno dato l’anima, e forse qualcosa di più, per offrirvi sempre il servizio migliore; ai volontari di tutti gli stand per il grande impegno dimostrato. Soprattutto ringraziare 2 compagni, Fabio e Alessio che senza di loro tutto questo non sarebbe stato possibile. Volevo porre un ringraziamento particolare a un compagno di vecchia data, al nonno Mario che ridendo e scherzando nei 7 giorni della festa ha venduto qualcosa come 1600 biglietti della lotteria.
Mi rendo conto di aver parlato anche troppo, per cui passo la parola al Segretario dell’Unione Comunale di Calenzano, il Compagno Fabio.