nuovo procedimento penale contro il giucide inflessibile
Spagna, nega l'adozione a una lesbica
Sospeso il giudice tradizionalista
Aveva impedito alla donna di adottare la bimba della partner, anche se per legge ne aveva diritto
MADRID – Sospeso il giudice di Murcia che aveva impedito a una lesbica di adottare la figlia biologica della sua partner. Per la legge spagnola la coppia omosessuale ne aveva diritto e Fernando Ferrin Calamita, il magistrato che si era opposto in nome del «vecchio buon senso» all’istanza, potrebbe in qualche modo aver mancato ai suoi doveri, rallentando e ostacolando la pratica.
CASO ALL'ESAME DEL CSM SPAGNOLO - Ora il suo comportamento è sotto esame del Consiglio Generale del Potere Giudiziario, il Csm spagnolo, che – per la prima volta su querela di un privato cittadino – ha deciso la sospensione cautelativa del giudice dalle sue funzioni. Il provvedimento è stato controverso anche all’interno della commissione (tre voti favorevoli e due contrari), ma Ferrin Calamita, soprannominato la scorsa estate dai giornali spagnoli, il «giudice talebano», ha altri procedimenti disciplinari aperti per questioni simili.
PER I GIORNALI E' IL «TALEBANO» - A luglio dell’anno scorso, per esempio, tolse l’affidamento di due bambine alla madre, accusata dall’ex marito di essere lesbica. Nella motivazione delle sue sentenze, il magistrato spiegava le sue convinzioni: «L’ambiente omosessuale aumenta sensibilmente il rischio che anche i minori lo diventino». Già all’inizio della sua carriera, nel 1987, il giudice aveva fatto notizia, fermando personalmente due bagnanti in topless sulla spiaggia di Cadice e consegnandole a due poliziotti allibiti perché le portassero in commissariato. Il problema dei due gendarmi fu di spiegare all’inflessibile amministratore di giustizia che il monokini era stato legalizzato in Spagna due anni prima. Ferrin Calamita si difende dichiarandosi vittima di una campagna persecutoria e demolitrice, nega di aver mai rallentato di proposito una pratica, ma spiega di aver voluto sottoporre il diritto al matrimonio e all’adozione da parte di coppie omosessuali al parere della Corte Costituzionale, come gli consente la procedura. «Ho sempre e soltanto agito nell’interesse dei minori» aggiunge.
Elisabetta Rosaspina
http://www.corriere.it/esteri/08_feb...ba99c667.shtml