Alcune carte lo collocano all'estremo est o all'estremo ovest, cioè nelle zone tradizionali di conquista; altre, più attendibili, lo collocano nei territori di mezzo, in una zona cuscinetto tra Desterland e Sinisterland; ma dove si trovi esattamente BORDERLAND è impossibile dirlo, anche perchè si tratta di un territorio piatto, totalmente privo di barriere e confini naturali.
I "geografi sociali" concordano comunque nel ritenere che si tratti di un territorio immenso, con caratteristiche e istituzioni proprie. Non è dato sapere, di queste ultime, quali siano reali e quali virtuali, ma è certo che sono tutte perfettamente funzionanti.

I borderlandesi sono gente pacifica, molto tollerante, assolutamente priva di pregiudizi; hanno una vaga nozione dei concetti di patria e straniero; sono molto gelosi della loro libertà di movimento; mal sopportano capi e imposizioni dall'alto; afferrano con grande difficoltà ragionamente astrusi e astratti; detestano la litigiosità inutile.
Le loro istituzioni politiche sono semplici e piuttosto curiose.
Il loro PRESIDENTE va in città solo quando c'è qualcosa da presiedere; altrimenti lavora nei campi o in qualche altra attività produttiva.
Il GOVERNO è molto impegnato e quindi cercano tutti, quando possono, di dare una mano.
Il PARLAMENTO è composto di poche persone che hanno studiato e che non hanno troppi impegni a casa. Esso ha una caratteristica curiosa, del tutto incomprensibile per noi: gli onorevoli (oh pardon, lì si chiamano "onorati", forse perchè si sentono davvero onorati del loro incarico) si alzano per parlare solo quando hanno qualcosa da dire. Incredibile!

Si divertono da matti a sentire le nostre storie, anche se il più delle volte non ci credono. Non credono, per esempio, che noi abbiamo 40 e più "partiti" di fiori, piante, colori vari (margherite, garofani, querce, ulivi...rossi, verdi, azzurri...), che poi lo stesso garofano cambia di significato se lo mettiamo un po' più in qua o un po' più in là; e che litighiamo per queste cose come se fossero cose serie...
Ma una volta, quando gli ho raccontato che un certo Pannolone parla lla radio per 13 ore ogni mezza giornata, non si sono divertiti affatto: erano molto preoccupati (per lui).

Però oggi sono anch'io un po' preoccupato (per me). VORREI USCIRE DI METAFORA. Ma la storia si fa lunga. Ci proverò la volta prossima. Ciao.
Andrea
andreafoschi@aliceposta.it
P.S. Dimenticavo: i borderlandesi non chiamateli qualunquisti. Si arrabbierebbero di brutto.
Chi fosse curioso di saperne di più e di dire la sua, sarà graditissimo ospite nel sito www.borderlandclub.tk