http://english.aljazeera.net/NR/exer...1&idPageImage={BCE08F0D-46CA-4E7A-884C-702ADF80D296}
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bella cagata; basata sul nulla, visto che la storia di Jenin si e' rivelata FALSA. Ma Al Jazeera e' il megafono dei terroristi, quindi non sorprende.In Origine Postato da yurj
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PS. sai chi ha fatto la piu' grande strage di palestinesi?
bullshitsIn Origine Postato da Italosloveno
bella cagata; basata sul nulla, visto che la storia di Jenin si e' rivelata FALSA.
Nè DAVANTI Nè DI DIETRO, MA DI LATO
I Giordani.In Origine Postato da Italosloveno
bella cagata; basata sul nulla, visto che la storia di Jenin si e' rivelata FALSA. Ma Al Jazeera e' il megafono dei terroristi, quindi non sorprende.
PS. sai chi ha fatto la piu' grande strage di palestinesi?
E a Jenin secondo l'ONU e Human Right Watch morirono una cinquantina di persone, in maggioranza armate
parli di questa missione onu?In Origine Postato da LIBERAL_
I Giordani.
E a Jenin secondo l'ONU e Human Right Watch morirono una cinquantina di persone, in maggioranza armate
La decisione è stata presa dopo il mancato accordo con Israele:
"Rimarrà una lunga ombra su quegli avvenimenti"
Jenin, Annan annulla
la commissione Onu
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NEW YORK - Dopo giorni di tensioni e rinvii, Kofi Annan ha deciso di annullare la missione Onu che avrebbe dovuto indagare su quanto avvenuto nel campo profughi di Jenin durante l'occupazione israeliana. Il segretario generale delle Nazioni Unite ha annunciato la decisione ieri, nella notte in Italia, con una lettera ai membri del Consiglio di sicurezza, che stavano iniziando la loro riunione. La scelta sarà formalizzata ufficialmente nella giornata odierna.
Annunciando la sua decisione in una lettara, Annan si è detto dispiaciuto del fatto che, con la cancellazione della commissione, "rimarrà una lunga ombra sugli avvenimenti recenti di Jenin". A bloccare la commissione è stata la ripetuta obiezione degli israeliani, che volevano limitare il campo di indagine dei venti esperti guidati dall'ex presidente finlandese Martti Ahtisaari. Il team dell'Onu avrebbe dovuto far luce sulle accuse di stragi rivolte dai palestinesi agli israeliani.
Dopo l'annuncio di Annan, il Consiglio di sicurezza Onu si è riunito ma non ha trovato un accordo sulla risposta da dare al segretario generale. I Paesi arabi chiedevano di firmare un documento per chiedere ad Annan di tornare sulla sua decisione, ma l'opposizione degli altri membri ha bloccato ogni mossa. La riunione è stata sospesa e solo nel pomeriggio si conoscerà la reazione del Consiglio di sicurezza.
Da parte loro gli Stati Uniti hanno espresso rammarico per il mancato accordo: "Gli Stati Uniti e gli altri membri del Consiglio di sicurezza hanno lavorato per giungere ad un accordo sull'iniziativa del segretario generale. Siamo dispiaciuti che non abbia funzionato", ha detto Sean McCormack, portavoce per il consiglio di Sicurezza nazionale.
Di Jenin ha parlato anche Yasser Arafat poche ore dopo il ritiro dei tank israeliani dal suo quartier generale. In un'intervista con le televisioni americane il presidente palestinese ha definito "atti di barbarie" quelli compiuti da Israele in Cisgiordania durante l'occupazione, e ha espresso la volontà di andare di persona a visitare i luoghi più colpiti per stringere la mano a chi ha sofferto.
(2 maggio 2002)
Nè DAVANTI Nè DI DIETRO, MA DI LATO
Speciale in Medioriente
L'Onu accusa: «A Jenin l'inferno»
Gli inviati delle Nazioni unite: «Israele moralmente ripugnante. A Jenin un orrore incomprensibile». Kofi Annan «turbato». Il governo israeliano intanto crea nuove colonie. La Corte suprema israeliana chiede la verità sull'eccidio entro 15 giorni. Il mondo balbetta Le Nazioni unite provano orrore per la distruzione di metà del campo profughi di Jenin e l'uccisione di dozzine, forse centinaia, di palestinesi compiute dall'esercito israeliano. Ieri alcuni esponenti, tra i piu' rappresentativi, dell'Onu hanno espresso tutto il dolore che hanno provato entrando nel campo profughi. «E' un orrore che supera ogni comprensione» ha commentato Terje Larsen, coordinatore speciale in Medio Oriente. Pur ammettendo, ha detto Larsen ai microfoni della radio israeliana, «la presenza di strutture terroristiche, il diritto di Israele a difendersi non significa un assegno in bianco». Larsen ha definito il comportamento israeliano «moralmente ripugnante» e «una pagina vergognosa nella storia di Israele». Il campo di Jenin «è un inferno» e «non è esagerato definire un massacro quello che è successo» ha aggiunto da parte sua Peter Hansen, direttore dell'Unrwa, l'agenzia dell'Onu che assiste i profughi palestinesi.
«Ho evitato di parlare di massacro fino ad ora, ma ormai ho visto con i miei occhi e non posso usare altro termine. Ho visto gente sconvolta, che ha avuto la casa distrutta. Ho visto famiglie strappare i propri morti dalle macerie, pezzo a pezzo. E un esperto di terremoti che mi ha accompagnato, ha detto di non aver visto da molto tempo distruzioni di queste dimensioni» ha proseguito. Da New York, il segretario generale dell'Onu, Kofi Annan, si è detto «profondamente turbato» dai rapporti giunti da Jenin. «I rapporti iniziali di Hansen e del coordinatore speciale Larsen mi hanno profondamente turbato - ha dichiarato Annan - hanno descritto una situazione orribile.
Hanno visto gente che scavava a nude mani nella terra per ritrovare cadaveri», ha detto Annan osservando che «nel frattempo non è stato permesso di cominciare nessuna operazione di recupero degna di nota. La distruzione è massiccia e l'impatto sulla popolazione civile è devastante». Poco prima Annan, in un discorso al Consiglio di Sicurezza, aveva chiesto l'invio di una forza internazionale. Una riunione urgente dei delegati permanenti presso la Lega Araba è stata convocata per mercoledì prossimo e discuterà anche dell'arresto di dirigenti palestinesi, primo dei quali il segretario generale di Al Fatah, Marwan Barguti.
Ieri la Corte Suprema di Israele ha chiesto a governo ed esercito di spiegare entro 15 giorni il perché dei diritti negati alle centinaia, o forse migliaia, di palestinesi, arrestati nelle ultime tre settimane, oltre ad aggiungere interrogativi sugli «omicidi mirati». E mentre il mondo comincia a comprendere le dimensioni della tremenda vendetta subita dall'intera popolazione del campo profughi di Jenin, provocano profondo sdegno e rabbia le dichiarazioni di Danny Ayalon, consigliere di politica estera del premier israeliano Sharon. Ayalon ha avuto la faccia tosta di affermare che Israele «condivide le preoccupazioni umanitarie» espresse dalla comunità internazionale per la situazione a Jenin. Un portavoce del ministero degli esteri israeliano ha addirittura sostenuto che le distruzioni a Jenin sono state causate dall'ampio uso di esplosivi da parte dei combattenti palestinesi che a suo dire sono colpevoli di aver impedito alla popolazione civile di uscire dal campo. Scandaloso e «ripugnante». Di fronte a ciò la Commissione europea «auspica» un'inchiesta «immediata» sulle uccisioni avvenute a Jenin. Tutto qui. Tra tanta miseria umana, ieri c'e' stata anche una buona notizia. Un giovane palestinese è stato estratto vivo dalle macerie della sua abitazione dove si trovavano cinque cadaveri. Il ragazzo è gravemente ustionato ed è in gravi condizioni. L'ospedale governativo di Jenin ha inoltre riferito che mercoledì sono stati ricoverati otto feriti trovati all'interno del campo, uno dei quali colpito quello stesso giorno quando i mezzi blindati dell'esercito israeliano rientrati nel centro abitato dopo essersi temporaneamente . Ieri testimoni da noi sentiti hanno riferito che i carri armati hanno lasciato il campo profughi attestandosi però alla periferia di Jenin dove ieri mattina è stato revocato per qualche ora il coprifuoco. Il ministro della difesa israeliano Ben Eliezer ha affermato che entro domenica i carri armati lasceranno le città palestinesi - ad eccezione di Ramallah (c'è l'assedio ad Arafat) e Betlemme - ma continueranno a circondarle. Da Washington George Bush ha applaudito e affermato che Israele sta rispettando «i suoi impegni sul ritiro». Bush, su raccomandazione del Segretario di stato Colin Powell, dovrebbe rispedire a Gerusalemme il direttore della Cia George Tenet, a parlare di cessate il fuoco e, naturalmente, di cooperazione di sicurezza.
Tenet discuterà anche della politica di assassinii mirati di palestinesi alla quale Israele non ha alcuna intenzione di rinunciare? Ieri un bombardamento sferrato da cinque elicotteri israeliani sul villaggio di Al Nasariya, tra Nablus e la valle del Giordano, ha ucciso tre palestinesi presunti attivisti di Hamas. All'attacco è scampato Husam Badran, dirigente del movimento islamico, che è stato catturato da un commando israeliano sceso da uno degli elicotteri. Nel frattempo Reporters sans frontieres ha denunciato quello che in un rapporto ha definito «la politica di violazione massiccia della libertà di stampa» da parte delle autorità israeliane, nonché l'uccisione del fotografo italiano, Raffaele Ciriello, avvenuta a Ramallah il 13 marzo, i sette giornalisti feriti, 15 arrestati di cui quattro ancora in detenzione, uno espulso, 20 inviati picchiati o minacciati, una sessantina oggetto di spari di intimidazione, dieci redazioni di giornali arabi devastate. A ciò si aggiungono le denunce dei centro per i diritti umani sulle espulsioni di pacifisti di vari paesi occidentali (tra cui decine di italiani) che continuano ad avvenire all'aeroporto di Tel Aviv. Tra gli «sgraditi» c'è anche un ebreo-americano, Gary Krane, che pure in base alla «Legge del ritorno» avrebbe il pieno diritto di entrare in qualsiasi momento in Israele. Vanno bene solo quando sono disposti a recarsi nelle colonie ebraiche in Cisgiordania e Gaza: c'è tanto posto. Ad Hebron, ad esempio, il ministro della difesa e leader laburista Ben-Eliezer ha autorizzato la trasformazione in «strutture permanenti» di 16 case mobili di coloni ebrei. Ben Eliezer ha accolto la richiesta di Baruch Marzel e Noam Arnon, due coloni ebrei di estrema destra, per costruire 16 abitazioni in muratura nell'insediamento di Tel Rumeida.
Ran Cohen e Mussi Raz, deputati del Meretz (sinistra sionista), hanno inviato una lettera di protesta a Ben-Eliezer. «Siamo sconvolti - hanno scritto - per il fatto che il capo del partito laburista, autorizzi la costruzione di un insediamento che lo scomparso premier Yitzhak Rabin voleva evacuare, anche con la forza, e che addirittura l'ex premier Benyamin Netanyahu non ha avuto il coraggio di costruire».
http://digilander.libero.it/falcemar...e/jeninonu.htm
Nè DAVANTI Nè DI DIETRO, MA DI LATO
la missione onu non partì perchè il governo israeliano chiese come condizione quella di poter far partecipare alla delegazione degli ufficiali. Secondo israele infatti solo degli ufficiali di un qualunque esercito avrebbero potuto comprendere le motivazioni che hanno spinto israele a usare i bulldozer per abbattere delle case e soprattutto avrebbero fatto presente in sede di stesura della relazione che molte azioni erano più che giustificate. Infatti la scelta della demolizione di case lungo una strada di accesso al campo profughi di Jenin è conseguenza della morte di numerosi soldati israeliani, morti in imboscate nei vicoli di Jenin perchè non hanno potuto usare mezzi pesanti viste le dimensioni delle strade. Gli israeliani chiesero la presenza di alti ufficiali perchè solo loro avrebbero compreso la priorità degli ufficiali israliani di salvaguardare le vite dei propri ragazzi e la necessità quindi di entrare con i mezzi pesanti.
L'onu rifiutò questa richiesta legittima e israele, pensando ad una relazione che non tenesse conto le necessità di un esercito e impedì alla delegazione di partire.
L'onu comunque redasse un documento ufficiale sui fatti di Jenin e raccolse le informazioni da alcune organizzazioni che salvaguardano i diritti umani come Human Right Watch (non certo filoisraeliane) arrivando alle conclusione che le vittime palestinesi furono una cinquantina, di cui quasi 30 armate.
Fecero il giro del mondo anche i falsi funerali dei palestinesi (un morto resuscitò improvvisamente appena sentì un elicottero israeliano avvicinarsi)
sono scuse la verità e che israele non ha voluto la missione tanto è vero che lo stesso kofi annan protestò, e non mi sembra un ballista lui...In Origine Postato da LIBERAL_
la missione onu non partì perchè il governo israeliano chiese come condizione quella di poter far partecipare alla delegazione degli ufficiali. Secondo israele infatti solo degli ufficiali di un qualunque esercito avrebbero potuto comprendere le motivazioni che hanno spinto israele a usare i bulldozer per abbattere delle case e soprattutto avrebbero fatto presente in sede di stesura della relazione che molte azioni erano più che giustificate. Infatti la scelta della demolizione di case lungo una strada di accesso al campo profughi di Jenin è conseguenza della morte di numerosi soldati israeliani, morti in imboscate nei vicoli di Jenin perchè non hanno potuto usare mezzi pesanti viste le dimensioni delle strade. Gli israeliani chiesero la presenza di alti ufficiali perchè solo loro avrebbero compreso la priorità degli ufficiali israliani di salvaguardare le vite dei propri ragazzi e la necessità quindi di entrare con i mezzi pesanti.
L'onu rifiutò questa richiesta legittima e israele, pensando ad una relazione che non tenesse conto le necessità di un esercito e impedì alla delegazione di partire.
L'onu comunque redasse un documento ufficiale sui fatti di Jenin e raccolse le informazioni da alcune organizzazioni che salvaguardano i diritti umani come Human Right Watch (non certo filoisraeliane) arrivando alle conclusione che le vittime palestinesi furono una cinquantina, di cui quasi 30 armate.
Fecero il giro del mondo anche i falsi funerali dei palestinesi (un morto resuscitò improvvisamente appena sentì un elicottero israeliano avvicinarsi)
la verità è che su queste stragi(anche su quelle di sabra e chatila) alcuni sionisti estremisti stanno facendo passare un opera di revisionismo falsificante tendente a minimizzare o a negare le stragi non dissimile da quello che i nazisti revisiionisti fanno con l'olocausto(ovviamente le proporzione del massacro sono enormemente differenti ma l'intento di negare la verità sui massacri e di falsificare la storia a loro tornanconto è lo stesso)
almeno poi che non andassero a criticare i revisionisti neofascisti, visto che loro stanno facendo lo stesso
Nè DAVANTI Nè DI DIETRO, MA DI LATO
In Origine Postato da thematrix
sono scuse la verità e che israele non ha voluto la missione tanto è vero che lo stesso kofi annan protestò, e non mi sembra un ballista lui...
la verità è che su queste stragi(anche su quelle di sabra e chatila) alcuni sionisti estremisti stanno facendo passare un opera di revisionismo falsificante tendente a minimizzare o a negare le stragi non dissimile da quello che i nazisti revisiionisti fanno con l'olocausto(ovviamente le proporzione del massacro sono enormemente differenti ma l'intento di negare la verità sui massacri e di falsificare la storia a loro tornanconto è lo stesso)
almeno poi che non andassero a criticare i revisionisti neofascisti, visto che loro stanno facendo lo stesso
Non sono scuse, mi dispiace che non riesca a capire la differenza di un giudizio civile e di un giudizio militare (che giudicano la necessità di alcuni atti) e se dire che a jenin sono morte 50 persone, di cui poco meno di 30 armate, anzichè centinaia come sostengono "fonti palestinesi" allora i primi attori di questo revisionismo sono le organizzazioni umanitarie come HRW e le stesse Nazioni unite, che sostengono questo bilancio.
che le nazioni unite abbiano sostenuto questo bilancio non so dove l'hai letto...hai una fonte?In Origine Postato da LIBERAL_
Non sono scuse, mi dispiace che non riesca a capire la differenza di un giudizio civile e di un giudizio militare (che giudicano la necessità di alcuni atti) e se dire che a jenin sono morte 50 persone, di cui poco meno di 30 armate, anzichè centinaia come sostengono "fonti palestinesi" allora i primi attori di questo revisionismo sono le organizzazioni umanitarie come HRW e le stesse Nazioni unite, che sostengono questo bilancio.
Nè DAVANTI Nè DI DIETRO, MA DI LATO