Concedi alla ragione il privilegio di essere l'ultima pietra di paragone della verità. (Immanuel Kant)
E' la prima, di domanda, che fa entrare in cortocircuito tutto il resto.
Il vostro ragionamento deve partire necessariamente da qualcosa. E non può che partire da qualcosa di ESTERNO a voi, perché altrimenti si finisce nel solipsismo, nel negare tutto, noi stessi compresi.
Se invece si accetta la ragionevolezza del partire da qualcosa, dall'oggetto, e non dal soggetto, allora sì che l'ingranaggio gira.
Il metodo insomma lo deve dettare la realtà.
“Pray as thougheverything depended on God. Work as though everything depended on you.”
Io sono sempre stato nella fase di agnostico credo. Da bambino andavo in Chiesa perche' mi ci mandavano i miei genitori, ma pensando a quel periodo non ero un credente, ci andavo solo ed esclusivamente per imposizione. Quando ho cominciato a farmi quel tipo di domande ho quasi subito concluso che, allo stato attuale, non siamo in grado di rispondere.
Certo, ma vedi, è ancora un moto che parte dal soggetto. Da te che dubiti.
Ma esiste, può esistere, qualcosa che invece parte dall'esterno, da qualcosa che è fuori di te?
Io penso che sia abbastanza facile trovare questa cosa. Viene comunemente chiamata realtà, ed è una cosa che si impone ogni istante sui tuoi ragionamenti, che essi siano di dubbio o di negazione.
Una qualsiasi filosofia dovrebbe partire da questo, credo.
“Pray as thougheverything depended on God. Work as though everything depended on you.”
“Pray as thougheverything depended on God. Work as though everything depended on you.”