"Cardinalato"

[skorpion (POL)]

Interessato alle argomentazioni da voi trattate già da tempo ma purtroppo non conoscitore approfondito della materia o perlomeno non nella maniera che desidererei, avendo letto sul Corriere della sera l'articolo
Il Conclave dal 18 aprile. Ecco le regole e letto la lista dei papabili sarei particolarmente lieto di conoscere da voi i nominativi di quei cardinali che in qualche maniera potrebbero essere più allineati con la Tradizione cattolica.
Gradirei particolarmente un vostro giudizio sull'Arcivescovo di Genova, cardinal Tarcisio Bertone



e sul Segretario di Stato Vaticano, monsignor Angelo Sodano.



Ringraziandovi anticipatamente, vi saluto cordialmente.

[Guelfo Nero]

CI INVITI A NOZZE, CARO SKORPION...

avevo in mente di farlo da tempo.

Guelfo Nero

[Guelfo Nero]

Su Bertone credo che il forumista potrebbe darti qualche interessante informazione di prima mano...

Guelfo Nero

[Sùrsum corda! (POL)]

I MEDIA AMERICANI TUTTI CONTRO L'OPUS DEI
di Maurizio Blondet

La campagna elettorale per il Conclave si fa rovente. Di colpo, da mercoledì 6 aprile, le principali catene televisive Usa hanno smesso i servizi sulla morte del Papa polacco per lanciare attacchi contro l'Opus Dei.
Un coro unanime, quasi qualcuno avesse dato il segnale dell'aggressione. I grandi network - NBC, CBS, MS-NBC - hanno lanciato grandi "inchieste" sui "segreti e misteri" dell'Opus Dei: troppo potente, troppo conservatrice, troppo riservata, i suoi membri si autoflagellano e così via. Viene continuamente citato, come fosse una fonte d'informazione seria, il fantaromanzo "Da Vinci Code", per "provare" la presunta lunga tradizione di abusi e nefandezze nella Chiesa.
Apparentemente, questa campagna mediatica non è giustificata da nulla. In realtà, si tratta di constatare l'influenza che l'Opus Dei avrà probabilmente nel prossimo Conclave, potendo contare su un buon pacchetto di voti sudamericani.
Infatti, ecco il fatto significativo: nel seguìto dibattito televisivo delle MS-NBC, "Hardball", il consueto vilipendio all'Opus Dei è stato seguito dal vilipendio di monsignor Tettamanzi, cardinale di Milano. Non è un segreto che possa essere un papabile. Ma per "Hardball" è il burattino dell'Opus Dei, che sta conducendo una campagna coordinata tra gli elettori per far eleggere proprio lui. Ammesso che questo significhi qualcosa, il conduttore di "Hardball", Chris Matthews, è cattolico di nascita (anche Himmler lo era), ed è stato segretario del politicante democratico di Boston, Tip O'Neil (1).

Il sistema anglo-neocon teme, insomma, un Papa "conservatore" (nella misura in cui lo era Giovanni Paolo II) e probabilmente poco malleabile verso l'avventurismo bellico di Sharon-Bush: la "quarta guerra mondiale" (così la chiamano loro) è appena cominciata con l'invasione di Irak e Afghanistan, e loro vogliono che le nuove aggressioni (Iran, Siria) siano benedette dall' "autorità morale globale" che sta in Vaticano.
Il Mossad può manipolare l'altro pacchetto di voti, opposto a quello dell'Opus Dei. I problemi pare siano sorti sulla scelta del candidato.
In apparenza, il candidato ideale dei neocon doveva essere l'ex cardinale di Parigi, nato Aaron Lustiger 78 anni fa da genitori ebreo-polacchi, allevato da una famiglia francese (i genitori scomparsi nei Lager) e fattosi cattolico all'età di 14 anni. Negli ultimi anni, Lustiger si è spostato sempre più sulle posizioni di Sharon, giungendo a criticare pubblicamente i supposti "silenzi" di Pio XII, le Crociate, l'Inquisizione e chi più ne ha più ne metta.
Ma è sorta l'opposizione dei rabbini più fanatici e onnipotenti in Israele: dopotutto Lustiger è un apostata, e il Talmud decreta la morte per gli apostati, non premi e cariche onorevoli; inoltre, un Papa ebreo rischia di esprimere un potenziale di "proselitismo" verso gli ebrei, che il rabbinato vuole assolutamente scongiurare.
Escluso Lustiger (sgradito anche a Wolfowitz), la scelta cade su un ventaglio di giudaizzanti: da Schoenborn (Vienna) a Scola (Venezia) che si sono fatti avanti con dichiarazioni filo-giudaiche, ma un po' troppo in extremis (questi ultimi giorni) per riscuotere la fiducia delle centrali israeliane; o su Ruini, che ha benedetto la guerra all'Irak (al contrario del Papa polacco). O sull'olandese Danneels, che è almeno un "progressista" (non è il solo) capace di cedimenti sulla morale sessuale e la manipolazione genetica. La realtà è che i candidati per il papato neocon sono troppi, e una indecisione o una scelta sbagliata su un nome può facilitare la vittoria del candidato Opus.

Ancor più allarmante, è che - in significativo controcanto rispetto ai media anglicano-sharonisti - un inattesa elogio dell'Opus Dei è apparso sulla Novosti (2). Vale la pena di citarne alcuni passi.
"Escrivà de Balaguer [il fondatore dell'OD] sostenne che chiunque può aspirare a farsi santo, e senza bisogno di entrare in un monastero, mortificare la carne o nutrirsi di locuste. Al contrario. Sfuggire alle tentazioni barricandosi in una cella monacale è molto più facile che vivere nel mondo reale, mantenendosi fedeli ed onesti. Questa dottrina, benchè concepita da un cattolico, è ben applicabile alla Russia d'oggi. E a tanti altri paesi immersi nella corruzione e altri vizi.
Durante la vita di Wojtyla, il numero di cardinali, vescovi e preti dell'Opus Dei è molto cresciuto.non è inconcepibile che l'Opus Dei tenterà di piazzare un suo sostenitore alla Santa Sede nell'imminente conclave; e può riuscirci.
Una cosa del genere interessa la Russia? La risposta è ovvia: sì. Spesso le idee hanno dimostrato di essere più forti della forza materiale. E le idee non conoscono confini. Cosa specialmente vera per l'Opus Dei, concepita fin dall'inizio come 'diocesi senza frontiere'. Non dobbiamo dimenticare il passato. Ci si domanda chi abbia prodotto più atei, se il comunismo o Voltaire. Ma entrambi entrarono in Russia con passaporto estero.
Dobbiamo temere i principii ideologici dell'Opus Dei? No. Non c'è bisogno di convertirsi al cattolicesimo in un paese massicciamente ortodosso, come nel 21simo secolo non c'è bisogno di chiudersi in un monastero per fuggire le tentazioni della vita. Ma essere onesti, o almeno provarci, non è vietato (così insegna l'OD) né all'uomo d'affari né all'avvocato, e nemmeno al russo ricco".

E' una straordinaria apertura di credito di Mosca al candidato Opus Dei. Ancora un segno che Putin ha capito il gioco.

di Maurizio Blondet

Note

1)Tip O'Neil, allora presidente della Camera bassa americana, fu nella delegazione che andò a felicitare Giovanni Paolo II il 22 ottobre di 26 anni fa. Quella delegazione era guidata da Zbig Brzezinsky, polacco pseudo-cattolico (un frankista) che aveva concepito la strategia di lanciare il nuovo Papa nella guerra all'URSS, o più precisamente: l'uso politico della religione a scopo sovversivo; il sostegno ai cattolici in Polonia doveva essere accompagnato alla "creazione" del fondamentalismo islamico a sud dell'Urss, la celebre "mezzaluna verde". La strategia fu approvata da David Aaron, braccio destro di Zbig al National Security Council (e fiduciario della nota lobby). Fu quindi deciso di mandare una delegazione di "cattolici" americani, ex polacchi (frankisti) ed ex irlandesi, per ingraziarsi il nuovo pontefice.
2)"Opus Dei orphaned: it is good for Russia and the world?" RIA-Novosti, 5 aprile 2005. world?".

[Dontonino]

Chi è il forumista che dovrebbe dare notizie di prima mano su Bertone?

[Troilo]

Tutti i cardinali che entreranno in Conclave sono fedeli, naturalmente, al Concilio Vaticano II.
Bertone, tuttavia, è stato collaboratore di Ratzinger alla congregazione per la dottrina della fede; conosce bene l'ambiente tradizionalista; non si spingerebbe oltre nelle innovazioni.
Sodano invece è molto più progressista; non teme neppure di citare positivamente Kung. Come Montini, viene da una famiglia di politici democristiani, tra l'altro compromessi in tangentopoli, se non erro!

[Guelfo Nero]

Lapsus calami: eri tu Dontonino.

Guelfo Nero

[skorpion (POL)]

GRAZIE DI CUORE A TUTTI !!

[Dontonino]

il buon Guelfo mi tira dentro, anche se è difficile dare un giudizio, perchè assistiamo a certi giri di valzer che lascianno senza parole...
Sicuramente Bertone, per quelo che lo conosco io, appare abbastanza equilibrato e non certo appassionato di certi cambiamenti e nemmeno attratto dalle sirene islamiche come il suo predecessore che crescerebbe 20 centimetri pur di salire sul soglio di Pietro... è stato saldo nell'opporsi alla costruzione della grande moschea di Genova, sembra cercare ispirazione dall modo di agire del Cardinalel Siri nel cercare di fare da mediatore tra operai e imprenditori, appare molto presente nell'ambito cittadino.
Una cosa non mi piace di lui: il voler sempre apparire in televisione e una certa compiacenza dell'uso della parola IO...
Non so se avrebbe il coraggio di dare un colpo di spugna e riportare le cose al loro giusto, però sarebbe di certo male minore di molti altri, nano in primis che sarebbe una vera disgrazia...

Devo segnalare un articolo di Repubblica, giornale che apprezzo pochissimo ma che in questo caso fa un'analisi spietata ma condivisibile, di ieri 12 Aprile ad opera di Giulio Anselmi, che descrive le insicurezze e le incapacità della curia romana, cito solo la frase lapidaria che potrebbe segnare il papato di Karol Wojtyla: La realtà della stagione wojtyliana,- piazze piene e chiese vuote... e forse quando sarà finita la sbornia mediatica avremo vuote entrambe...

[Sùrsum corda! (POL)]

Ho letto l'articolo...interessante...ormai se ne rendono conto "a pelle" anche i laicisti e/o liberali che c'é qualcosa che non funziona nella Chiesa "conciliare". Certamente a loro non dispiace...