STUPRATA A 15 ANNI DA DUE UOMINI IN UN PARCO DI BOLOGNA
BOLOGNA - Una ragazza di 15 anni violentata in parco di Bologna, in una zona residenziale sulle colline bolognesi, in pieno giorno, mentre poco distante altre persone passeggiano o si godono una giornata di sole. La quindicenne era in compagnia del fidanzatino di 17 anni. Non erano appartati in un luogo nascosto. Sono stati avvicinati, attorno alle 17, da due uomini, sui 20-30 anni, apparentemente 'stranieri'. Minacciandoli con armi da taglio, i due hanno intimato ai giovanissimi di seguirli fino ad una zona nascosta tra gli alberi. Li', mentre a turno immobilizzavano il diciassettenne, hanno abusato entrambi della ragazza.
''L'allarme sociale, evidente e innegabile, si scontra con le ovvie esigenze di tutela giuridica e personale delle due vittime, che sono entrambe minorenni'', ha spiegato Licia Scagliarini, il pm della Procura titolare della indagine, per motivare l'inevitabile riserbo degli investigatori sugli sviluppi dell'inchiesta. L'episodio, ha spiegato, e' avvenuto in un luogo pubblico, in pieno giorno. Chiunque avrebbe potuto esserne vittima. Ma adesso, ha aggiunto, bisogna proteggere due ragazzini e le indagini (affidate alle squadra mobile di Armando Nanei). Indagini che, data la ''brutalita' dell'aggressione, sono attivissime''.
Le ipotesi di reato per cui procede la Procura sono violenza sessuale di gruppo, aggravata dalla minore eta' della vittima, e rapina aggravata. Gli aggressori infatti non solo hanno abusato della quindicenne, ma hanno preso con la forza diversi oggetti della coppia. L'accusa e' quella, tecnicamente, di violenza sessuale di gruppo; ieri pomeriggio pero', nel parco di Villa Spada, non e' entrato in azione un 'branco', ma solo due persone. Un branco avrebbe tra l'altro, probabilmente, attirato l'attenzione dei passanti, relativamente numerosi dato che era una giornata soleggiata.
Invece i due ragazzini, dopo essere stati avvicinati dai loro aggressori in una zona frequentata della area verde, li hanno seguiti terrorizzati dalla minaccia di venire feriti con le armi da taglio (coltelli, o forse taglierini). La violenza si e' consumata in un anfratto leggermente nascosto dalla vegetazione, nella parte del parco che sale verso la collina e costeggia i tornanti della vicina via di Casaglia. Il diciassettenne, pur minacciato, non e' stato legato, ne' imbavagliato o picchiato. Pur costringendola con la forza, i due aggressori non hanno infierito con percosse sulla giovane, che, dopo gli accertamenti medici, ha potuto far ritorno a casa.
La rapina, hanno spiegato gli investigatori, e' stata praticamente contestuale alla violenza. Impossibile capire se l'obbiettivo degli aggressori fosse violentare o rapinare. Dopo l'abuso i due stupratori sono fuggiti, mentre la giovane coppia ha chiesto aiuto ad alcuni passanti. Dopo aver chiamato i genitori, e' stata avvisata la polizia.
La giovane e' stata sentita dal pm Scagliarini. Sia lei, sia il suo giovane amico, hanno descritto gli aggressori come 'stranieri', basandosi su aspetto fisico e linguaggio. Inevitabile pensare ad analogie con l'episodio avvenuto a Milano, quando nella notte tra il 3 e il 4 giugno un 'branco' di cinque romeni (poi arrestati dalla polizia) stupro' una studentessa di 22 anni in una strada deserta alla periferia della citta' sotto gli occhi di un amico, immobilizzato e picchiato. ''Non vogliamo criminalizzare alcuna etnia - ha detto pero' ferma il pm -. Non creiamo ora indebiti parallelismi con episodi simili, come quello di Milano''.
E se il pm non vuole parallelismi, il questore di Bologna Francesco Cirillo ha detto che non bisogna vedere un rapporto diretto causa-effetto tra lo stupro e la presenza in zona di accampamenti di clandestini romeni, moldavi e dell'est europeo ''Tireremo le somme a fine indagine'' ha spiegato, dopo aver risposto, alla domanda se gli autori saranno presi: ''Penso di si'. Assolutamente si'. Faremo di tutto per prenderli. Speriamo sia questione di ore, non di giorni''.
Per il Procuratore di Bologna Enrico Di Nicola ''possiamo dire che siamo giunti a una situazione di degrado culturale e sociale che, mi pare, e' alla base di questi atti''. ''Fino a quando non sostituiremo - ha aggiunto il Procuratore - alla cultura individualistica e corporativa oggi prevalente, una cultura istituzionale che guardi ai valori della Costituzione che rappresentano i rapporti e i valori di una civile convivenza, noi andremo sempre peggio. Coloro che commettono attivita' delinquenziali traumatiche vedono che questi valori mancano alla classe dirigente: fino a quando sara' cosi' non avranno di certo degli esempi da seguire''.
''E' un fatto gravissimo per la violenza e per le modalita' con le quali si e' svolto. Spero che la polizia arrivi nel tempo piu' breve possibile ad arrestare i responsabili, cosi' come sono sicuro che verra' accolto l'appello del Questore ai cittadini che eventualmente avessero notizie a collaborare con le forze dell'ordine''. Lo ha detto il sindaco di Bologna Sergio Cofferati in una dichiarazione sull' episodio di violenza sessuale che ha visto vittima una ragazzina di 15 anni.