Sciopero Alitalia, Lunardi precetta ancora
Scontro con Sult e Avia: «L’agitazione di 48 ore resta confermata»
ROMA - Era piaciuto, al ministro Lunardi, il senso di responsabilità del Sult che aveva deciso di spostare lo sciopero degli assistenti di volo Alitalia dal 30 e 31 agosto, quindi in piena tregua estiva, al 6 e 7 settembre. Aveva apprezzato ma questo non gli ha poi impedito di ri-precettare. Nonostante gli sforzi del collega del Welfare, Roberto Maroni, che ha persino criticato apertamente la decisione di Alitalia di escludere Sult e Avia dal tavolo delle trattative. Così ieri il responsabile dei Trasporti ha ordinato il differimento dello sciopero di 48 ore di martedì e mercoledì prossimi del Sult e di un altro di 24 ore proclamato dall’Avia per il solo 6 settembre. Oltre a una serie di scioperi di 4 ore di personale aderente ad altre sigle.
«MOMENTO DELICATO» - «La precettazione era inevitabile - ha detto Lunardi - Abbiamo dovuto tenere conto dei gravissimi disagi che avrebbero subito i viaggiatori, per 48 ore, nei vari settori dei trasporti. Inoltre scioperi di questo tipo sono inopportuni in un momento così delicato per le sorti della compagnia di bandiera». Furibondo il Sult, che annuncia «una mobilitazione lunga e duratura». La prima risposta? «Confermiamo lo sciopero degli assistenti di volo - s’infervora Paolo Maras, uno dei due segretari nazionali, che ieri era al sit-in davanti a Palazzo Chigi -. Il ministro, non volendo fornire risposte ha precettato. Questo gli consente di dire che va tutto bene quando invece non va bene niente. Se scioperiamo ci precettano, se non scioperiamo siamo in esubero, scegliamo il male migliore». Sciopero sospeso per i lavoratori delle altre categorie dei trasporti.
L’ASSEMBLEA - Anche l'Avia ha protestato contro la precettazione, che cancella, scrive il sindacato, «anche il diritto di protestare», dopo la sospensione dei diritti di rappresentanza della sigla, esclusa insieme con il Sult da un'ordinanza del tribunale di Roma dello scorso 4 agosto. l’Avia ha indetto per il 5 settembre un'assemblea degli associati per decidere se confermare lo sciopero.
IL MALE MINORE - Solidarietà a Sult e Avia arrivano da Ugo Boghetto di Rifondazione comunista («Il governo non solo non ha affrontato il drammatico problema di Alitalia ma ora nega ai lavoratori la legittima difesa»); da Marco Rizzo dei Comunisti italiani («Un attacco senza precedenti alle libertà sindacali»); persino da Antonio Di Pietro, per il quale «bene fanno i lavoratori dell'Alitalia a confermare lo sciopero in nome del male minore, cioè garantire il posto di lavoro. Chi in questo momento dimostra di essere irresponsabile è il governo. Avevamo sperato - continua Di Pietro - che questo governo ne azzeccasse una, ci dobbiamo ricredere. I passi avanti che il ministro Maroni stava compiendo per arrivare ad una soluzione di compromesso con il Sult, sono stati letteralmente buttati via da Lunardi».
NUOVI ESUBERI - Non c’è solo la guerra totale tra Sult, Avia e Alitalia di Giancarlo Cimoli. Anche i confederali sono fortemente critici. Lunedì azienda e sindacati torneranno ad incontrarsi ma questi ultimi respingono nuovi esuberi per tappare il buco da circa 400 milioni di euro dovuto al caro-carburante. Così la Cisl: «I lavoratori hanno già fatto grossi sacrifici, è ora di rilanciare l’azienda».
Mariolina Iossa
Corriere della Sera