richiesta

[Dark Knight]

Il metro non era solo la longevità, ma anche il benessere economico e sociale. Vedi la storia di Giobbe.

quando ci arrivo ne parleremo

[Davide]

Dipende...se è vita di sofferenza non credo sia una vera e propria benedizione

La vera benedizione è la speranza.
La sofferenza è un'occasione di santità, il Signore permette che l'uomo soffra in questa vita perchè si converta costantemente e creda.
Solo credendo avrà una vita priva di affanni, la vita eterna.

[Davide]

Comunque trovo che la versione migliore delle Sacre Scritture sia la Bibbia di Gerusalemme della scuola domenicana "École biblique et archéologique française de Jérusalem EBAF" ricca com'è di commenti esegetici, introduzioni, cartine, etc...

[Davide]

Trovo che la Genesi sia uno dei libri più affascinanti della bibbia, paragonabile ad un'ouverture in campo musicale, introduce l'ascoltatore/lettore allo stato d'animo dell'intera opera.
La Genesi non vuole essere un trattato scientifico, poichè data la complessità del creato non basterebbero tutti i libri di fisica, geologia, zoologia, etc... per descriverlo in modo completo; non intende neppure raccontare la storia come la scriveremmo noi oggi.
La bellezza della Genesi sta nel fatto che conoscere e condividere la teoria dell'evoluzione delle specie o la deriva dei continenti oppure sapere che la terra è nata in seguito ad un'esplosione galattica circa 4.5 miliardi di anni fa, non entra assolutamente in contrasto con la sua lettura ed il suo apprezzamento.
La Genesi è un libro di Verità, essa descrivere la natura umana.
Soprattutto la prima parte della genesi, quella per intendersi che precede la genealogia dei patriarchi, contiene uno dei fatti centrali della storia umana ossia la caduta dei progenitori (gli altri sono la prima venuta di Cristo come nuovo Adamo e la profetizzata seconda venuta di Cristo in gloria per giudicare i vivi e i morti) ed inoltre introduce l'enigmatica figura del nemico, il serpente antico (satana cioè l'accusatore oppure il demonio cioè colui che divide).
Poche righe della Genesi illuminano in modo molto efficace la figura che si cela nelle tenebre ed in esse agisce indisturbata per corrompere gli uomini:

Il serpente era la più astuta di tutte le bestie selvatiche fatte dal Signore Dio.
Egli disse alla donna: "È vero che Dio ha detto: Non dovete mangiare di nessun albero del giardino?".
Rispose la donna al serpente: "Dei frutti degli alberi del giardino noi possiamo mangiare,
ma del frutto dell'albero che sta in mezzo al giardino Dio ha detto:
non ne dovete mangiare e non lo dovete toccare, altrimenti morirete".
Ma il serpente disse alla donna: "Non morirete affatto!
Anzi, Dio sa che quando voi ne mangiaste, si aprirebbero i vostri occhi e diventereste come Dio, conoscendo il bene e il male".
Allora la donna vide che l'albero era buono da mangiare, gradito agli occhi e desiderabile per acquistare saggezza;
prese del suo frutto e ne mangiò, poi ne diede anche al marito, che era con lei, e anch'egli ne mangiò.
(Gen 3)

è interessante notare come gli sforzi del maligno si concentrino sulla donna, questo non perchè essa sia più incline al peccato del suo compagno, ma perchè una volta conquistato il suo cuore non ci sarebbero stati più ostacoli alla rovinosa caduta della creatura (l'uomo e la donna) prediletta da Dio e che per questo era motivo di invidia da parte del maligno. La donna infatti ha sempre avuto un forte ascendente sulla sua celeste metà (donna infatti deriva da domina ossia padrona) e dunque avrebbe pensato lei a corrompere Adamo (il vero essere psicologicamente fragile).
L'errore di Eva è stato rispondere al maligno per correggerlo dell'inprecisione da lui volutamente commessa:
"È vero che Dio ha detto: Non dovete mangiare di nessun albero del giardino?"
in questo modo ella ha dato l'opportunità a satana di continuare a parlare e vomitarle addosso il suo veleno mortale, infatti seguono una serie di insinuazioni che capovolgono la realtà e fanno apparire il male sotto forma di bene, d'altra parte nessuno vuole il male per se, ma lo copie lo stesso, dunque il peccato è un errore compiuto nella ricerca della felicità personale che tutti gli uomini bramano più di ogni altra cosa;
In queste righe è racchiuso un grande insegnamento: se infatti si è colti dalla tentazione in un momento di fragilità occorre rifiutarla immediatamente prima che sia troppo tardi ed essa ci investa con un polverone di pensieri maliziosi che non cessano fino al nostro cedimento.
Dal brano della Genesi sopra riportato si evince anche che satana per corrompere gli uomini si avvale di collaboratori più o meno consapevoli, nel caso specifico si tratta di Eva.
Dopo la Genesi, nell'antico testamento non si parla quasi più di satana, occorre attendere la venuta di Cristo Redentore per ritrovarlo più agguerrito che mai.
Il nuovo testamento è un vero e proprio faro puntato sul misteryum iniquitatis e chi si reputa Cristiano deve credere nell'esistenza di satana, poichè il più grande capolavoro del maligno è far credere che non esiste o che l'inferno è vuoto.

[Victurus]

Un saluto a tutti i frequentatori di questo forum. Posso inserirmi?
La longevità dei primi uomini non è una questione legata soltanto al racconto biblico, ma si trova richiamata, pressoché nei medesimi termini, in ogni cultura, da quella orientale a quella pagana.
Man mano che la storia procede, poiché l'uomo si allontana progressivamente dal suo principio, la sua natura tende altrettanto a corrompersi. La straordinaria durata della vita umana pre-diluviana perciò, a causa della progressiva corruzione, si accorcia sino al limite di 120 anni indicato in Ge.6-3, arrivando sino al limite di 72 anni considerato nel medioevo (vds Divina Commedia).
Questa durata di 72 anni, talis qualis, non casualmente è conosciuta anche in ambito orientale, ove si considera essere determinata dal particolare ciclo cosmico in cui si trova attualmente l'umanità.
saluti V.

[Dark Knight]

grazie per la spiegazione che mi ha convinto

[Victurus]

Caro Richard, lieto di poter esser utile, naturalmente con tutti i limiti del caso. Vedo che hai iniziato la lettura della Bibbia e che, giustamente, ti sei posto il problema di certe questioni, in verità davvero strane, come gli anni di Matusalemme.
In effetti la Bibbia è piena di strane cose che, se si prendono alla lettera, si rimane disorientati. Che dire per esempio di Giacobbe, che addirittura prenderà il nome di Israele dopo un misterioso combattimento contro Dio? (Ge 32,23).
Leggere la Bibbia significa necessariamente anche meditarla, cercare di comprenderla, tendendo in debito conto che certi fatti valgono soprattutto per il loro significato e non per l’accadimento in sé stesso (p.es. la mela di Eva). Nondimeno bisognerebbe avere in mente che certe questioni riportate nella Bibbia si adattano perfettamente ad altri analoghi enigmatici racconti presenti in tutte le culture, che ci narrano di un uomo dei primordi molto diverso da quello di Darwin, addirittura più evoluto, in cui prevale la natura spirituale che viene man mano perduta a scapito della prevalenza della natura animale.
Auguri. Ti sei preso un bell’impegno. Ma non è tempo perso. Se quello che ti ha spinto è il desiderio di capire allora non andrai deluso perché, come dice il Vangelo, “cercate, e troverete”.
Saluti V.

[Dark Knight]

Caro Richard, lieto di poter esser utile, naturalmente con tutti i limiti del caso. Vedo che hai iniziato la lettura della Bibbia e che, giustamente, ti sei posto il problema di certe questioni, in verità davvero strane, come gli anni di Matusalemme.
In effetti la Bibbia è piena di strane cose che, se si prendono alla lettera, si rimane disorientati. Che dire per esempio di Giacobbe, che addirittura prenderà il nome di Israele dopo un misterioso combattimento contro Dio? (Ge 32,23).
Leggere la Bibbia significa necessariamente anche meditarla, cercare di comprenderla, tendendo in debito conto che certi fatti valgono soprattutto per il loro significato e non per l’accadimento in sé stesso (p.es. la mela di Eva). Nondimeno bisognerebbe avere in mente che certe questioni riportate nella Bibbia si adattano perfettamente ad altri analoghi enigmatici racconti presenti in tutte le culture, che ci narrano di un uomo dei primordi molto diverso da quello di Darwin, addirittura più evoluto, in cui prevale la natura spirituale che viene man mano perduta a scapito della prevalenza della natura animale.
Auguri. Ti sei preso un bell’impegno. Ma non è tempo perso. Se quello che ti ha spinto è il desiderio di capire allora non andrai deluso perché, come dice il Vangelo, “cercate, e troverete”.
Saluti V.

Ti ringrazio...si è una lettura stupenda e se non posso ancora parlare di conversione credo di poterlo fare presto...

comunque la Genesi è molto interessante e quoto moonwalker quando dice che è vera perchè racconta la natura umana...forse il suo scopo è proprio quello.Lo fa in maniera semplice, parlando di argomenti che sembran quasi favole ma molto molto incisivi

[solozero]

Se puo' aiutarti, segui questo link: http://www.gliscritti.it/tematiche/a..._scrittura.htm

In particolare ti consiglio la Prof.ssa B. Costacurta e la sua esposizione per quanto riguarda Genesi.

[solozero]

La gente chiede aiuto per capire la Bibbia
Indagine della GfK Eurisko su incarico della Federazione Biblica Cattolica

di Marta Lago
CITTA' DEL VATICANO, lunedì, 28 aprile 2008 (ZENIT.org).- Dalla popolazione adulta intervistata negli Stati Uniti, nel Regno Unito, in Olanda, Germania, Spagna, Francia, Italia, Polonia e Russia emerge una richiesta: aiuto per capire il significato della Bibbia, soprattutto per la propria vita e per la vita in comune.
Lo si apprende dalla ricerca su "La lettura delle Scritture in alcuni Paesi", realizzata da GfK Eurisko con il patrocinio della Federazione Biblica Cattolica, presieduta dal Vescovo di Terni, monsignor Vincenzo Paglia, in vista del Sinodo dei Vescovi dell'ottobre prossimo su "La Parola di Dio nella vita e nella missione della Chiesa".
Coordinatore del gruppo di ricerca e professore di Sociologia all'Università di Roma Tre, il professor Luca Diotallevi ha presentato questo lunedì i primi risultati della ricerca - relativa alla popolazione adulta in generale nei Paesi considerati - nella Sala Stampa della Santa Sede, di fronte a monsignor Paglia, al presidente del Pontificio Consiglio per la Cultura, l'Arcivescovo Gianfranco Ravasi, e alla stampa internazionale.
Lungi dal rappresentare il testo di una minoranza, la Bibbia è un riferimento importante presente - in misure e forme diverse - nella vita e nella cultura di ampie maggioranze della popolazione, ha spiegato il professor Diotallevi.
Lo studio rivela la percezione, da parte del lettore, della Bibbia come qualcosa di complicato. Questa conclusione è uno dei principali risultati dello studio, secondo il sociologo, che sottolinea l'importanza del fatto che in ottobre i padri sinodali sappiano che la gente chiede non di essere convinta del valore della Bibbia, ma aiuto per capire il suo significato e soprattutto come applicarlo nella vita di ciascuno e in quella comunitaria.
La ricerca mostra che quanti difendono l'applicazione della Sacra Scrittura alla lettera - fondamentalisti o semplicemente letteralisti, ha detto il docente - non sono tra coloro che dimostrano una maggiore conoscenza biblica.
Dall'altro lato, sempre secondo la ricerca di GfK Eurisko, la pratica della lettura della Bibbia dipende, più che dal condividere credenze religiose, dalla partecipazione a eventi (riti) e gruppi (religiosi) che abbiano già questa abitudine. La lettura della Bibbia non risentirebbe inoltre della tendenza politica di destra o sinistra.
C'è invece un effetto secolarizzatore sottolineato dallo studio e che si concretizza in una frattura che divide il mondo anglosassone dall'Europa centro-occidentale. A un estremo ci sono gli Stati Uniti, dove tre persone su quattro hanno letto qualche volta la Bibbia negli ultimi dodici mesi; all'altro c'è la Spagna, dove sono solo una su cinque.
Il dislivello mostra gli effetti della secolarizzazione per la religione, sottolinea il professor Diotallevi. Sono migliori negli Stati Uniti e peggiori in generale nell'Europa centro-occidentale, con la positiva eccezione italiana.
Un altro dato emerso dalla ricerca è l'atteggiamento favorevole predominante, nelle popolazioni analizzate, per quanto riguarda lo studio della Bibbia nelle scuole: i sostenitori di questa opzione superano il 50% in Russia, Polonia, Italia, Regno Unito e Germania.
Una ricerca simile è stata avviata in Argentina, Sudafrica, Filippine e Australia per completare la prospettiva offerta, ha annunciato monsignor Paglia. E perché non aggiungere lo Stato della Città del Vaticano?, ha proposto scherzando monsignor Ravasi.
Nella presentazione dei primi risultati, il presidente del dicastero per la Cultura ha sottolineato la conseguenza ermeneutica, ritenendo molto soddisfacente il fatto che tra gli intervistati si consideri fondamentale il ricorso all'interpretazione delle Scritture. La componente ermeneutica, sottolinea il presule, viene sentita come un'esigenza fondamentale.