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Discussione: Jubus

  1. #11
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    Predefinito Rif: Jubus

    Citazione Originariamente Scritto da testadiprazzo Visualizza Messaggio
    Gli ebrei sono intelligenti e fiutano l'affare....
    .
    o appunto ebraismo e buddismo..dove il primo è l'aspeto exoterico e sociale mentre il secondo è lo sviluppo interiore..che poi è lo stesso in tutte le forme tradizionali e ortodosse..in senso guenoniano intendo..
    L'unica differenza è che il buddismo è per tutti mentre l'esoterismo hassidico è per ebrei..e anche riservato..e meno aperto...e meno argomentato ..
    Insomma..il buddismo è più presentabile..
    Personalmente questi insegnanti mi convincono poco...parlano alla mente e non al cuore..mi sembrano solo intellettuali..
    io sono del parere opposto, a mio modo d'intendere è comprensibile
    e verosimile che alcuni ebrei, non soddisfatti delle proprie dottrine , Cabala compresa ! (fumosa dottrina ereditata dai Caldei e contestualmente immessa nell'esegesi mistica per giustificare in modi differenti i postumi e politici testi di chiara estrazione biblica )
    stiano perseguendo anche altre vie differenti dalle loro, che se ben comprese, potrebbero ampliare e diversificare di molto i loro riferimenti religiosi
    il che non guasta mai
    furono i riti italici ad entrare in grecia, e non viceversa.

    Platone, "libro delle leggi"

  2. #12
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    Predefinito Rif: Jubus

    Citazione Originariamente Scritto da acchiappaignoranti Visualizza Messaggio
    io sono del parere opposto, a mio modo d'intendere è comprensibile
    e verosimile che alcuni ebrei, non soddisfatti delle proprie dottrine , Cabala compresa ! (fumosa dottrina ereditata dai Caldei e contestualmente immessa nell'esegesi mistica per giustificare in modi differenti i postumi e politici testi di chiara estrazione biblica )
    stiano perseguendo anche altre vie differenti dalle loro, che se ben comprese, potrebbero ampliare e diversificare di molto i loro riferimenti religiosi
    il che non guasta mai
    "Così penseremo di questo mondo fluttuante: una stella all'alba; una bolla in un flusso; la luce di un lampo in una nube d'estate; una lampada tremula, un fantasma ed un sogno:"
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  3. #13
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    Predefinito Rif: Jubus

    Citazione Originariamente Scritto da primahyadum Visualizza Messaggio
    sei sbiancata ..
    che ho detto ?
    Ultima modifica di acchiappaignoranti; 22-11-09 alle 13:59
    furono i riti italici ad entrare in grecia, e non viceversa.

    Platone, "libro delle leggi"

  4. #14
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    Citazione Originariamente Scritto da acchiappaignoranti Visualizza Messaggio
    sei sbiancata ..
    che ho detto ?
    Mi sembra un'opinione un po' stravagante quella sulla Kabbalah, che poi è la dottrina esoterica interna alla tradizione ebraica, tradizione perduta nella notte dei tempi e patrimonio sapienziale che credo lontano da ogni strumentalizzazione: semmai oggi oggetto d'indebita volgarizzazione che lascia credere a chi ne studia di aver raggiunto chissà quali mete.

    In origine questa dottrina riservata era dibattuta esclusivamente in ambito rabbinico particolare e costituì una via iniziatica, una metafisica, una filosofia da cui si sprigionò una mistica messa in atto e regolata da una particolare ascesi costituente la Teurgia, con cerimonie, uso di pentacoli, di invocazioni e soprattutto dei Nomi Divini, vere e proprie parole di potere senza le quali nessuna vita occulta potrebbe animare le invocazioni e pentacoli stessi. Come si fa a credere che vi siano adepti non soddisfatti da essa? Vi sono invece semplicemente studiosi exoterici che hanno scambiato l'erudizione con il cuore operativo della dottrina, non conoscendo minimamente che cosa significhi davvero "agire" oltre che acculturarsi.

    Nessuno conosce la teurgia se non in ambiti strettamente segreti ancor oggi: la sua natura è pericolosa e richiede una preparazione conoscitiva ed ascetica non comune, andando a toccare sfere di inaudita potenza.

    La maledizione di cui si parla in un altro thread nelle vicinanze ne è la prova volgarizzata. E non rappresenta che un piccolo sempio di quello che , in positivo o negativo, sia possibile fare.
    Ultima modifica di primahyadum; 22-11-09 alle 14:56
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  5. #15
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    Predefinito Rif: Jubus

    Citazione Originariamente Scritto da primahyadum Visualizza Messaggio
    Mi sembra un'opinione un po' stravagante quella sulla Kabbalah, che poi è la dottrina esoterica interna alla tradizione ebraica, tradizione perduta nella notte dei tempi e patrimonio sapienziale che credo lontano da ogni strumentalizzazione: semmai oggi oggetto d'indebita volgarizzazione che lascia credere a chi ne studia di aver raggiunto chissà quali mete.

    .
    vedi, io non vivo di opinioni stavaganti, ma di certezze verificabili, e già verificate, dimostrabili e dimostrate, esperite e riproposte, che siano in modi razionali alquanto verosimili e storicamente avvenute.

    esiste il teorema di Pitagora ? - evidentemente si
    è esistito l'esodo biblico, o il tempio di Salomone ?

    la Kabbalah è evidentemente uno storura cronologicamente aduggiata
    ad ennesima sistemazione teologica



    la «Legge» trasmessa da Yahweh i Mosè sul Monte Sinai. Vedremo in seguito (§ 18.3) come il complesso dei testi legislativi legati alla figura di Mosè sia in realtà non solo stratificato nel tempo ma e sostanzialmente assai tardo ed è legato all'ideoa deuteronomista e a quella sacerdotale post-esilica. . Questa «Legge» (tóràh, Deut. 4:44; composta
    di «ammonizioni»,huqqìm«doveri»,mispàtìm«giudizi», :45),
    la si immagina iscritta su due tavole e che effettivamente è assai sintetica
    è costituita dai «dieci comandamenti», . C'è una cornice di stile nettamente deuteronomistico, con espressioni e concetti tipici di quella scuola (come l'amore di Dio e l'osservanza dei precetti).

    Queste riletture rientrano chiaramente in un filone novellistico assai tardivo: la «giustizia salomonica» nel famoso aneddoto delle due presunte madri (IRe 3:16-28), e la «sapienza salomonica» fatta di competenza lessicale (di stampo ba bilonese; Re5:13) e di enigmi da svelare (IRe 10:1-13, con tanti paralleli nella novellistica orientale) non possono che essere tardive. ' La fama di Salomone è soprattutto legata alla costruzione del tempio di Yahweh e del palazzo reale (I Re 6-9).
    Re5:13) e di enigmi da svelare (IRe 10:1-13, con tanti paralleli nella novellistica orientale) non possono che essere assai tardive. ' La fama di Salomone è soprattutto legata alla costruzione del tempio di Yahweh e del palazzo reale (IRe 6-9). Questi edifici, nelle dimensioni riportate dal testo biblico, superano di molto lo spazio disponibile nella piccola Gerusalemme che l'archeologia,l'architettura e la tecnica delle costruzioni moderne ci consente di assegnare , i progetti all' età persiana, ma politicamente proiettati indietro al tempo



    vedi l'inerente saggistica archeologica

    5-31 • B. Halpern, The Resourceful Israelite Historian: The Song oj I '< rah andlsraelite Historiography, in HThR 76 (1983) 379-402; A. GujiuM Le5 tribus d'Israel dans le cantique de Debora, in Sem 36 (1986) 47 70|H Grottanelli, The Story ofDeborah andBarak. A Comparative Approach,U «Studi e Materiali di Storia delle Religioni», 53 (1987) 145-162; UH Neef, DerSiegDeboras undBamk ùberSisera, in ZAW 101 (1989) 28-4B J.W. Watts, Psalm andStory. InsetHymns in Hebrew Narrative, Sbellicili 1992; J.C. de Moor, The Twelve Tribes in thè Song ofDeborah, in VT 41 (1993) 483-493.

    Illuminanti i contributi di L.E. Stager, Archaeology, liim logy, and Social History. Background Themes to thè Song ofDeborah, M VT Suppl. 40 (1988), 221-234; id., The Song ofDeborah, in «Biblii'J Ardi. Review», 1989,51-64.

    - Davies, Origins cit., 44-75; N Na'aman, Sources and \n>\ition in thè History of David, ivi, 170-186; K.L. Noli, The Face of \Vld, Sheffield 1997. (b) Sulle dimensioni del regno, ancora massimali-I è A. Malamat, Das davidische una solomonische Kónigreich, Wien Ifl}; il ridimensionamento è cominciato con G. Garbini, «Annali della Scuola Normale Superiore di Pisa», 111/13 (1983) 1 b (e) Ascesa: F. Langlamet, David et la maison de Saul, in RB 86 (1979) 4-213
    Ultima modifica di acchiappaignoranti; 22-11-09 alle 17:43
    furono i riti italici ad entrare in grecia, e non viceversa.

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  6. #16
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    Predefinito Rif: Jubus

    Citazione Originariamente Scritto da acchiappaignoranti Visualizza Messaggio
    vedi, io non vivo di opinioni stavaganti, ma di certezze verificabili, e già verificate, dimostrabili e dimostrate, esperite e riproposte, che siano in modi razionali alquanto verosimili e storicamente avvenute.

    esiste il teorema di Pitagora ? - evidentemente si
    è esistito l'esodo biblico, o il tempio di Salomone ?

    la Kabbalah è evidentemente uno storura cronologicamente aduggiata
    ad ennesima sistemazione teologica



    la «Legge» trasmessa da Yahweh i Mosè sul Monte Sinai. Vedremo in seguito (§ 18.3) come il complesso dei testi legislativi legati alla figura di Mosè sia in realtà non solo stratificato nel tempo ma e sostanzialmente assai tardo ed è legato all'ideoa deuteronomista e a quella sacerdotale post-esilica. . Questa «Legge» (tóràh, Deut. 4:44; composta
    di «ammonizioni»,huqqìm«doveri»,mispàtìm«giudizi», :45),
    la si immagina iscritta su due tavole e che effettivamente è assai sintetica
    è costituita dai «dieci comandamenti», . C'è una cornice di stile nettamente deuteronomistico, con espressioni e concetti tipici di quella scuola (come l'amore di Dio e l'osservanza dei precetti).

    Queste riletture rientrano chiaramente in un filone novellistico assai tardivo: la «giustizia salomonica» nel famoso aneddoto delle due presunte madri (IRe 3:16-28), e la «sapienza salomonica» fatta di competenza lessicale (di stampo ba bilonese; Re5:13) e di enigmi da svelare (IRe 10:1-13, con tanti paralleli nella novellistica orientale) non possono che essere tardive. ' La fama di Salomone è soprattutto legata alla costruzione del tempio di Yahweh e del palazzo reale (I Re 6-9).
    Re5:13) e di enigmi da svelare (IRe 10:1-13, con tanti paralleli nella novellistica orientale) non possono che essere assai tardive. ' La fama di Salomone è soprattutto legata alla costruzione del tempio di Yahweh e del palazzo reale (IRe 6-9). Questi edifici, nelle dimensioni riportate dal testo biblico, superano di molto lo spazio disponibile nella piccola Gerusalemme che l'archeologia,l'architettura e la tecnica delle costruzioni moderne ci consente di assegnare , i progetti all' età persiana, ma politicamente proiettati indietro al tempo

    Stai facendo grande confusione tra canoni veterostestamentari e dottrina kabbalistica.

    Per quanto riguarda i primi sappiamo bene che il canone israelita consta di 39 libri ma molti di più ne conta quello cristiano. La formazione di un canone riguarda il giudizio personale di menti che fecero una scelta in mezzo a un'ampia documentaristica di letteratura religiosa, storica, sapienziale risalente a varie epoche. Il tema di come si forma un testo è molto ampio e non è certo il caso di discuterne qui.

    Riguardo poi ai 5 libri di Mosè ho già detto più volte che non può nè dev'essere interpretato letteralmente ma alla luce di un codice interpretativo allegorico e numerologico che è contenuto in altri testi dell'antichità quali il Sepher ha Zohar un commentario kabbakistico redatto in epoca medioevale ma SI BADI BENE raccogliente una dottrina sapienziale ben più antica e segreta , tradizione fino al momento tramandatasi per vie differenti. Inutile cercare verosimiglianze oggettive in testi che hanno una loro veridicità rispondente ad altri canoni interpretativi.

    Questo persino riguardo (ad esempio) alla storia di Mosè e della pseudo schiavitù in Egitto (mai esistita nella realtà, come risulta da documenti egizi) e conseguente fuga dell'intero popolo.

    Non vedo perchè tu debba screditare una disciplina peculiare e consistente come quella kabbalistica, di enorme interesse e di grande complessità metafisica ed operativa, se non per il fatto che la sua indebita divulgazione ormai galoppante assoggetta a menti inadeguate quello che fu un sapere adatto solo a pochi.
    Ultima modifica di primahyadum; 22-11-09 alle 18:41
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  7. #17
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    Predefinito Rif: Jubus

    Citazione Originariamente Scritto da primahyadum Visualizza Messaggio
    Stai facendo grande confusione tra canoni veterostestamentari e dottrina kabbalistica.

    Per quanto riguarda i primi sappiamo bene che il canone israelita consta di 39 libri ma molti di più ne conta quello cristiano. La formazione di un canone riguarda il giudizio personale di menti che fecero una scelta in mezzo a un'ampia documentaristica di letteratura religiosa, storica, sapienziale risalente a varie epoche. Il tema di come si forma un testo è molto ampio e non è certo il caso di discuterne qui.

    Riguardo poi ai 5 libri di Mosè ho già detto più volte che non può nè dev'essere interpretato letteralmente ma alla luce di un codice interpretativo allegorico e numerologico che è contenuto in altri testi dell'antichità quali il Sepher ha Zohar un commentario kabbakistico redatto in epoca medioevale .
    quindi io compongo un canone personale, di dati senza alcuna verosimiglianza storica e cognitiva e questo per te è legge ?

    mi spiace ma è molto lontano dal mio senso di tradizione di ciò che è esistito realmente, e di ciò che è cagione funzionale ad un progetto politicoio non direi che faccio confusione ho cooptato per una visione che tecnicamente consti di dati che la stessa archeologia israeliana reputa
    dei massimali oltremodo verosimili e non confutabili
    ergo -salomone non è mai esistito
    e le dottrine posteriori a lui equiparate sono solo frutto di ingerenze politiche e sociali del momento

    esempio 1

    "Assai sospette appaiono anche le imprese commerciali. Quelle marittime (iRe 9.26-28, 10:11.22), d'intesa col re di Tiro che avrebbe fornito le competenze marinaresche, assumono forma letteraria favolistica, e sembrano poco plausibili per un regno centrato sugli altopiani. Il primo stanziamento a Teli el-Kheleife (il presunto porto «salomonico» di 'Esyon-Geber) è archeologicamente databile in tempi recenti.
    Quelle terrestri (del resto di tipo passivo: iRe 10:1-13), lungo la carovaniera che collega lo Yemen alla Transgiordania, sono tutte ossute di elementi novellistici (l'arrivo della regina di Saba, attratta < dalla fama della sapienza salomonica), e storicamente molto poco plausibili. La grande via carovaniera venne effettivamente aperta nel decimo secolo (cfr. § 4.1), ma il racconto sulla visita della regina di Saba resta letterariamente costruito, oltre che incredibile sul piano socio-politico (sulle carovaniere si muovevano mercanti, non regine) e su quello geo-economico: il regno di Salomone era tagliato fuori dai traffici del X secolo, incapace di esercitare un ruolo di controllo su una direttrice commerciale che dallo Yemen e dallo Higiaz si dirigeva in Transgiordania e di qui piegava a nord verso Damasco

    esempio 2


    " Le doti tipiche della regalità sono accentrate per Salomone coppia di «giustizia» (sèdàqàh, anche mispàt «giudizio») e «saggi-/, za» (hokmah, anche bìnah «intelligenza), anche su David (IRe 3:6 «fedeltà, giustizia, e rettitudi ne di cuore»). Ciò ben corrisponde per arguzia politica a quanto sappiamo della regali dinastie siriane dell'epoca: Yehimilk di Biblo nemico degli ebrei e dei loro culti, a metà del X secolo si auto-definisce «re giusto e re retto» (mlk.sdq.wmlk.ysr. SSI III (SI, Bar-Rakib di Sam'al a metà dell'VIII secolo segnala come sue doti la sapienza e la giustizia (hkmt e sdq: SSI II14 e 15), e temporalmente poco dopo A/a tiwata di Karatepe cita la giustizia, la sapienza, e la bontà d'animo (sdq, hkmt, n'm.lb: SSI III 15).

    L'attività edilizia di Salomone, celebratissima per la costruzione del tempio di Yahweh, include anche la costruzione di fortificazioni in alcune città (i Re 9:15-19), o nelle immediate vicinanze di ( gererusalemme, a guardia del confine filisteo (Gezer e Bet-Horon), o anche assai più a nord (Megiddo e Hasor), e dunque queste sono accettabili solo nel modello politico di una visione o regno pan-israelitico. Un tempo s'interpretavano sulla scorta di queste notizie i resti archeologici di porte urbiche e di .«stalle», rinvenute a Megiddo (V B), Gezer, Hasor. Ora la cronologia delle porte urbiche monumentali è stata abbassata al IX secolo, .dellaa dinastia omride di Samaria, e resta assai dubbio che anche questi possano essere attribuiti ad epoca salomonica gli edifici monumentali, di poco .mieriori, di Megiddo V A-IV B. L'età salomonica resta insomma completamente priva di edifici monumentali e di prove regali o di discendenze tangibili.

    vedi note allegate


    .L'ideologia egiziana. M. Liverani, Contrasti e confluenze di ani: <
    zioni politiche nell'età di el-Amarna, in «Revue d'Assyriologie», 61(1967 )
    1-18; id., Politicai Lexicon and'Politicai' Ideologie s in thè Amarna Let/i-n,
    in «Berytus», 31 (1983) 41-56; id., Formule di auto-umiliazione nelle lei
    tere diel-Amarna, in M.G. Angeli Bertinelli - L. Piccirilli (a cura di), /.///
    guaggio e diplomazia, Roma 2001, 17-29. Sul «grande re»: P. Artzi - A
    Malamat, The Great King. A Preeminent Royal Title in Cuneiform Som
    ces and thè Bible, in Studies in Honor ofW. Hallo, Bethesda 1993, 28 !8

    6.Il palazzo e la sua centralità. R. Gonen, Urban Canaan in thè Liti-
    Bronze Period, in BASOR 253 (1984) 61-73; M. Liverani, La royauté
    rienne de l'àge du hronze récent, in P. Garelli (ed.), Lepalais et la royautc,
    Paris 1974, 329-356. Aspetti economici: M. Heltzer, The Internai Orgn
    nization of thè Kingdom ofUgarit, Wiesbaden 1982;
    M. Liverani,
    fattorie palatine ugaritiche, in «Dialoghi di Archeologia», n.s.,
    1/2 (1979) 57-72. Demografia: W.R. Garr, Population m Ancient Ugar/f,
    in BASOR 266 (1987) 31-43.

    7. Floridezza economica e scambi commerciali. M. Liverani, Elemen
    ti «irrazionali» nel commercio amarniano, in OA 11 (1972) 297-317; C.
    Zaccagnini, Lo scambio dei doni nel Vicino Oriente durante i secoli XV-
    XIII, Roma 1973; F. Pintore, // matrimonio interdinastico nel Vicino
    Oriente durante i secoli XV-XIII, Roma 1978; M. Heltzer - E. Lipinski
    (eds), Society and Economy in thè Eastern Mediterranean, e. 1500-1000
    Ultima modifica di acchiappaignoranti; 22-11-09 alle 19:16
    furono i riti italici ad entrare in grecia, e non viceversa.

    Platone, "libro delle leggi"

  8. #18
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    quindi io compongo un canone personale, di dati senza alcuna verosimiglianza storica e cognitiva e questo per te è legge ?

    mi spiace ma è molto lontano dal mio senso di tradizione di ciò che è esistito realmente, e di ciò che è cagione funzionale ad un progetto politicoio non direi che faccio confusione ho cooptato per una visione che tecnicamente consti di dati che la stessa archeologia israeliana reputa
    dei massimali oltremodo verosimili e non confutabili
    ergo -salomone non è mai esistito
    e le dottrine posteriori a lui equiparate sono solo frutto di ingerenze politiche e sociali del momento
    Scusa, ma che c'entra? Le scelte di testi canonici sono solitamente compiute da un collegio di saggi, non da una sola persona. E nella fattispecie io mi sono riferita solo al Pentateuco per quanto riguarda l'interpretazione kabbalistica.

    Ora io mi domando come tu faccia a conoscere l'antichità di una dottrina sapienziale che nemmeno gli addetti ai lavori conoscono. Che sia posteriore a Salomone lo affermi tu.

    Inoltre...non ha alcuna importanza se Mosè sia esistito o no, e così Salomone...ciò che conta è lo scritto in sè e quello che davvero vuole significare. Possiamo forse essere certi che sia esistito Ermete Trismegisto, oppure Omero, Apollonio di Tyana?

    Nell'esame delle dottrine esoteriche pervenuteci conta la sostanza e la veridicità operativa. Che poi tu le voglia scartare in base a considerazioni collaterali e personali conta poco...nulla resterebbe delle tradizioni occulte del passato alla luce di criteri modernisti: sarebbe piazza pulita di Alchimia, Magia, Kabbalah, misteriosofia e quant'altro.

    Per carità...è una posizione legittima. Non è la mia.
    Ultima modifica di primahyadum; 22-11-09 alle 19:53
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    Scusa, ma che c'entra? Le scelte di testi canonici sono solitamente compiute da un collegio di saggi, non da una sola persona. E nella fattispecie io mi sono riferita solo al Pentateuco per quanto riguarda l'interpretazione kabbalistica.

    Inoltre...non ha alcuna importanza se Mosè sia esistito o no, e così Salomone...ciò che conta è lo scritto in sè e quello che davvero vuole significare. Possiamo forse essere certi che sia esistito Ermete Trismegisto, oppure Omero, Apollonio di Tyana?



    Per carità...è una posizione legittima. Non è la mia.
    per Omero tu hai la troia archeologica o no ?
    se conta lo scritto in se
    perchè parli di mistica ebraica ? parla solo di mistica, perchè dal momento che ti inserisci in un contesto storico, io quel contesto lo indago
    e potrei smontarti la tesi molto facilmente.


    di collegi sacerdotali che non hanno una filiazione arcaica certificata
    sinceramente io diffido molto, sopratutto quando siffatto collegio rasenta
    una DISCRETA plusvalenza politica atta a correlarsi dottrinariamente ad eventi ben poco iniziatici .

    " Ma la maggiore insistenza (2Re 23:4-14) viene dedicata allo smantellamento dei luoghi di culto non yahwistici — le famigerate bàmót siriano palestinesi (con annesse massèbòt e 'aserót) — a Gerusalemme stessa e in tutto il territorio di Giuda «da Geba' a Be'er-sheba'». Apprendiamo così che nel tempio di Gerusalemme, ufficialmente dedicato al nuovo Yahweh, eletto politicamente a nuovo dio nazionale c'erano arredi cultuali di Ba'al e di Asherah (cioè dei vecchi culti agrari), del Sole e della Luna e di altre divinità astrali (forse di recente immissione assira), c'era un opificio in cui le donne tessevano tele per Asherah, e c'erano (all'ingresso del tempio) cavalli e carro del Sole. che continuarono ad avere
    devoti in tutta gerusalemme

    "Conferme archeologiche ed epigrafiche alla riforma monoteista di Giosia non sono facili da individuare, stante la difficoltà di collocazione precisa (al decennio) di ostraka non datati. Scenari diversi e scaglionati nel tempo sono forniti da alcune iscrizioni rinvenute nel Negev. Si ricorderà che a Kuntillet 'Ajrud, verso la metà dell'VIII secolo, si aveva una situazione «di tentata sincretizzazione» con Yahweh associato nel culto alla paredra Asherah. In pieno VII secolo si colloca un gruppo di ostraka da Tei 'Arad (strati VII-VI, assegnabili ad epoca giosianica; SSI113), che rivelano un ambiente fortemente yahwista: molti nomi propri sono yahwisti, ci si saluta in nome di Yahwe, cosa nuova, che non trova riscontri antecedenti "







    di collegi reali. io conosco i "collegia fabrorum" operativi in italia anche in età arcaica o la iuventas iniziatica latina in cui si può testimoniare un'esperienza rintracciata e verificabile a più livelli
    stessa equazione vale per le scuole pitagoriche di kroton

    poi per me ognuno può credere a quel che meglio ritiene opportuno
    anche a cose di dubbia esistenza
    Ultima modifica di acchiappaignoranti; 22-11-09 alle 20:59
    furono i riti italici ad entrare in grecia, e non viceversa.

    Platone, "libro delle leggi"

  10. #20
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    Predefinito Rif: Jubus

    Citazione Originariamente Scritto da acchiappaignoranti Visualizza Messaggio
    per Omero tu hai la troia archeologica o no ?


    di collegi sacerdotali che non hanno una filiazione arcaica certificata
    sinceramente io diffido molto, sopratutto quando siffatto collegio rasenta
    una DISCRETA plusvalenza politica atta a correlarsi dottrinariamente ad eventi ben poco iniziatici .

    Via...su Omero esiste da sempre la diatriba se si trattasse di personaggio autentico oppure di un collegio di poeti ....

    Ma, come ripeto, NON E' questo che conta....ma la sostanza.

    Esempio: che c'importa se Mosè non fosse realmente esistito? Leggeremo la parabola biblica relativa alla fuga dalla schiavitù e la ricerca della terra promessa come appunto una parabola, e non letteralmente.


    La fuga dalla "prigionia", la lunga marcia costellata di pericoli e tentazioni, il vitello d'oro, le peripezie, l'apertura del Mar Rosso....non ti ricordano proprio nulla? hefico:

    Siamo nell'eterno mito dell'uscita dal divenire schiavizzante alla ricerca della terra promessa fuori da ogni contingenza, guidati da un "mose"da "mashah", trarre....il tratto dalle acque o colui che trae? O ambedue?

    La lettera uccide. I significati veri sono tutti occultati.
    Ultima modifica di primahyadum; 22-11-09 alle 21:03
    "Così penseremo di questo mondo fluttuante: una stella all'alba; una bolla in un flusso; la luce di un lampo in una nube d'estate; una lampada tremula, un fantasma ed un sogno:"
    (Sutra di diamante)

 

 
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