Don Camillo

[MiladyN]

Originally posted by Idefix
No, per carità semplicemente invitavo qualche altro cattolico oltre a te a partecipare alla discussione
Implicitamente sperando che i cripto-protestanti se ne astenessero...

ah ok...credevo fosse in senso negativo...di sti tempi nn si può mai sapere....

[Idefix]

Originally posted by Mappo Tappo
Certo a volte vien da pensare magari rileggendo il "Sangue dei vinti" di Pansa che questi Pepponi tutto sommato buoni e cari e vien da dire comunisti all'acqua di rose, nella realtà fossero davvero rari per non dire inesitenti.

Vero, ma in trasparenza (forse più negli scritti guareschiani che nei film, prodotti a fine anni '50 in un clima più tranquillo) si respira sempre la violenza di quegli anni.
Bonario e simpatico fin che si vuole, ma è Peppone che minaccia una manica di botte a chi va ad una processione. E le botte, insegnava Gassmann, fanno male...

p.s. il Don Camillo con Terence Hill manco lo considero sebbene apprezzi tantissimo l'attore in altri "ruoli"

[lumen]

Posso aggiungermi alla lista dei cattodevozionisti, nostalgico-bigotti e quant'altro cui piace Don Camillo?
Ieri non ho visto il film, ma se l'avessi fatto sarebbe stata minimo la 20^ volta.
Che dire, tanta tristezza nel vedere che i don Camilli sono stati spazzati via da questa ventata di modernità che tira da 40 anni sulla Chiesa.
E insieme ai don Camilli s'è portata via le devozioni, i segni di croce, le genuflessioni, il timor di Dio, soprattutto il timor di Dio!

Anche io dico sempre di essere nato troppo tardi.
Ma mica demordo: prima o poi qualcosa dovrà cambiare per forza.

Comunque W Don Camillo!

[giangaleazzo (POL)]

E' il 1948, la Chiesa in Europa occidentale e' in piena battaglia ideologica e politica...

Come si fa a dire: Don Camillo doveva mantenere il ruolo di prete e Peppone quello di compagno?

Non significa nulla...

Don Camillo era prete e faceva politica...
Peppone era compagno ma non poteva fare il prete (da qui deriva l'inferiorita' che Pepone stesso si riconosce...).


Comunisti all'acqua di rose? beh nel "triangolo" c'erano eccome i fissati della dittatura del proletariato per i quali la guerra doveva continuare...
Piccolo problema che Mappo non si pone...
I comunisti e i socialisti (nelle zone rurali) erano cattolici o comunque per la maggior parte di educazione familiare cattolica.
Fosse stato altrimenti le vendette sarebbero state ben piu' dure...

Mappo l'amnistia ai fasci fu approvata con i voti della banda del "Migliore"...
Ometti troppi eventi e semplifichi a mo' di storico american on the road...

Mappo ti faccio venire l'orticaria... dalle mie parti la Resistenza fu coordinata in parrocchia ed i fatti di rivalita' tra rossi e bianchi furono limitati.

Chiarisco: io non sto difendendo minimamente l'ideologia di lenin o chi la portava avanti (in buona fede...vista il diffuso livello di istruzione).
Dico che in quell'Italia rurale la vendetta fu limitata rispetto alla catastrofe che poteva davvero succedere.
Questo per una serie di valori che le persone portavano con se e che derivavano dalla civilta' rurale-agraria fatta da gente semplice.


Certo che tra un Peppone all'acqua di rose ed un "giussaniano col paraocchi" all'acqua di rose...
Mmmm che dubbi nella scelta

[simplicio]

Ho visto Don Camillo decine di volte, ho letto Guareschi e, leggendolo tra le righe, l'ho scoperto molto più reazionario di quello che sembra, imbevuto di una cultura che mi è completamente estranea, comunque l'avete capito che lo trasmettono sempre per ragioni politiche?

[Idefix]

Originally posted by simplicio
Ho visto Don Camillo decine di volte, ho letto Guareschi e, leggendolo tra le righe, l'ho scoperto molto più reazionario di quello che sembra, imbevuto di una cultura che mi è completamente estranea, comunque l'avete capito che lo trasmettono sempre per ragioni politiche?

Ed anche se fosse? A me fa sempre piacere vederlo. E "reazionario" non è un insulto. Guarda che belle parole scriveva Giovannino (io ovviamente condivido al 100%):

Postero mio diletto, un giorno ti diranno certamente: "Tuo padre fu un reazionario" e tu non dovrai adondartene perché questa è la sacrosanta verità, tanto che io, oggi, mi onoro di essere un fiero reazionario. Reazionario - dicono i vocabolari - è chi si oppone al progresso e vuol far rivivere le cose del passato. Qui occorre che ci mettiamo d' accordo sul significato da dare alle cose del passato. Io mi guardo attorno e mi domando: come vanno oggi le cose in questo disgraziato mondo? Quante persone in una volta sola potevano uccidere la più potente macchina infernale di mezzo secolo fa? Quaranta o cinquantamila volte di meno della più potente diavoleria bellica del giorno d'oggi. Siamo d'accordo che, grazie alla penicillina e ad altre mirabili cose, è molto più facile salvare un malato di quanto non fosse cinquant' anni fa: ma questo è un porco progresso che salva dieci malati e ammazza centomila sani e quindi io sono contrario al progresso. Evviva quindi la reazione! Sono un reazionario, postero mio diletto, perché mi oppongo al progresso e voglio far rivivere le cose del passato. Ma un reazionario molto relativo, perché il vero bieco reazionario è chi, in nome del progresso e dell'uguaglianza sociale, vuol farci retrocedere fino alla selvaggia era delle caverne e poter così dominare una massa di bruti progrediti ma incivili. Postero mio diletto, quando vedrai sulla terra che coprirà lo chàssis di tuo padre il marmo recante inciso << fu un uomo probo >> cancella e scrivi: << Fu un bieco reazionario >>. Non lasciare che si calunni la memoria di tuo padre. Quando ti diranno che sei un bieco reazionario come tuo padre, sghignazzerai e io mi sentirò vivo, nella mia libera tomba di onesto defunto.

Giovannino Guareschi

[Idefix]

Originally posted by giangaleazzo
E' il 1948, la Chiesa in Europa occidentale e' in piena battaglia ideologica e politica...

Come si fa a dire: Don Camillo doveva mantenere il ruolo di prete e Peppone quello di compagno?

N

Ti rispondo brevemente. Io stigmatizzavo la confusione avvenuta dopo.

[simplicio]

Appunto, è proprio in base a queste parole che la mia stima per Guareschi è diminuita assai, la sua non è paura del progresso, è paura del nuovo, se l'umanità fosse tutta così, e per fortuna nostra non lo è, saremmo ancora all'età della pietra ricordo ancora quando elogiava l'uso contadino di tenere il gabinetto fuori di casa e lo giustificava con ragionamenti assolutamente inconsistenti, questo, per me significa solo paura del nuovo, incapacità di adattamento e ricordiamoci che l'adattamento è l'arma vincente della natura

[Idefix]

Originally posted by simplicio
Appunto, è proprio in base a queste parole che la mia stima per Guareschi è diminuita assai, la sua non è paura del progresso, è paura del nuovo, se l'umanità fosse tutta così, e per fortuna nostra non lo è, saremmo ancora all'età della pietra ricordo ancora quando elogiava l'uso contadino di tenere il gabinetto fuori di casa e lo giustificava con ragionamenti assolutamente inconsistenti, questo, per me significa solo paura del nuovo, incapacità di adattamento e ricordiamoci che l'adattamento è l'arma vincente della natura

Un'affermazione sballata (ma fuori contesto lo sono tutte, magari nel suo contesto era semplicemente un' iperbole) non giustifica in nessun modo l'assioma progresso=bene.
Il tuo avatar inizia a farmi venir voglia di giocare coi fiammiferi...

[simplicio]

Per fortuna hanno inventato gli estintori...