In realtà io credo che questa misura non fa altro che aggravare la già pessima situazione della scuola portando il livello culturale da basso quale è ad infimo. Tuttavia la crisi della scuola è la crisi di un intero sistema scolastico, è fondamentalmente il definitivo fallimento della teoria dell'intromissione statale nell'istruzione.Originally posted by Thomas Aquinas
Sei la prima persona che trovo d'accordo con me
(A dir la verità non ho mai discusso parecchio riguardo questo argomento)
cordialmente
Thomas Aquinas
In altre parole la scuola italiana è purtroppo quella più statalizzata dei paesi occidentali, e questo genera incompetenza, lentezze e farraginosità burocratiche, mancanza di libertà e quindi di responsabilità. E purtroppo nemmeno il governo Berlusconi da cui pure ci si aspettava qualcosa di buono in materia scolastica ha tradito le promesse fatte in campagna elettorale di riforma seria dell'intero sistema.
Per riforma seria io intendo una serie di punti cruciali che sarebbero in grado di portare la scuola a livelli buoni, di certo molto superiori di quelli attuali, e sono brevemente:
1) Introduzione di criteri di competizione anche nell'ambito del sistema scolastico: ad esempio la proposta Friedman sul buono-scuola poteva andar bene per dare libertà di scelta alle famiglie rigurado il tipo di istruzione e di istituto per i propri figli, evitando contemporaneamente finanziamenti diretti che rappresentano un ulteriore passo verso la degradante statalizzazione della scuola.
La competizione migliora l'efficienza, i servizi, ecc...ma inoltre rende la libertà di scelta all'individuo, cosa fondamentale!
2) Abolizione del valore legale del titolo di studio: sarebbe fondamentale col regime del buono-scuola per eliminare il fenomeno dei diplomifici e roba del genere, ma renderebbe finalmente giustizia alla scelta delle persone non in base al pezzo di carta o a raccomandazioni (che nel sistema stataliste sono frequenti) ma all'esperienza e alle capacità reali dell'individuo. Insomma sarebbe direttamente il mercato a scegliere in base alle capacità individuali e soprattutto senza condizionamenti politici e burocratici di alcun genere!
3) Interazione formazione-lavoro: dovrebbe essere un modello simile a quello americano, dove ricerca e lavoro sono strettamente collegati e fra loro interagenti, dove la ricerca e la formazione sono già parte del lavoro...ma in Italia c'è stato fino ad ora purtroppo solo un timido accenno a ciò.
Per concludere 3 punti, pochi ma fondamentali, per cambiare dalle fondamenta l'intero sistema scolastico e dell'istruzione italiano.
Saluti